Raglio
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Amico fragile
Commenti : 30
max il 31-Mag-2012 in Generica
La domenica era stata, come sempre, bellissima. Per me, per chi c'era e per i miei asini. Tra l'altro, ora Pucciotto aveva, da due mesi, compagnia: Carmela era a farsi ingravidare. Gustavo era stato quasi tutto il pomeriggio vicino a me ed alla mia scala da cui coglievo ciliegie e, ogni tanto, ne assaggiava una. Poi era passato a giocare con due bambini, facendosi strigliare con serenità assoluta.
Era lui il mio amico fragile, sempre così, come lo descrivo ora. Si era abituato a stare diviso da Pucciotto, anche perchè spesso questo faceva valere la sua dominanza e lui ne soffriva. Il fatto di aver perso la mamma quando avena solo 4 mesi, forse lo aveva minato nel fisico: non riusciva a correre a perdifiato come fanno gli asini. Dopo poco aveva un affanno che certe volte impauriva. Ma era dolcissimo, a coccolare e farsi coccolare, ad essere curioso ed incuriosire con i suoi atteggiamenti, giocava sempre con la carretta piena di concio o vuota, accompagnandomi alla concimaia. Riconosceva Irene quando arrivava, sentendola da lontano, e ragliava, per farsi coccolare.
Lunedì sera sono arrivato a Poggio del Raglio verso le 18,00, per i miei asini e per l'orto. Ho visto Pucciotto nel recinto di Gustavo, senza Carmela, rimasta dalla sua parte. Ho preso mele e pane e sono andato alla stalla. Di solito, quando Pucciotto sconfina, Gustavo si nasconde dentro la stalla. Ma non l'ho trovato. Preso dall'ansia, mi sono guardato intorno: sotto la scarpata ho scorto, sdraiato, il sottopancia bianco di Gustavo: era morto, probabilmente da un infarto, per la paura o la fatica conseguente ad un attacco di Pucciotto. Sul corpo non aveva ferite particolarmente gravi: qualche graffio alle zampe ed all'orecchio, ma tutto nei limiti della normalità, se si può dire. Mi avvicino e scorgo il sangue nella bocca e nelle lacrime. Capisco che, forse, gli è scoppiato il cuore difettoso che aveva, per la paura, ripeto o per la fatica a tenere testa a Pucciotto. Era tardi, l'ho coperto, ho chiamato Paola e Irene che, piangendo, sono arrivate a salutare il loro amico fragile. La mattina dopo, con l'aiuto di alcuni, l'ho spostato ed è venuto l'addetto allo 'smaltimento' per portare via il suo corpo: il ricordo di lui, della sua fragile dolcezza, sarà duro da 'smaltire'.
Una grande soddisfazione
Commenti : 10
Bicmak il 26-Mag-2012 in Generica
Questa sera Tony mi ha fatto un gran regalo: mi ha chiamato e portato nell'area di terra e polvere dove si rotola.
Fino ad oggi, mi ha sempre fatto capire che quello era un momento privato, e se mi avvicinavo (ci ho provato un paio di volte all'inizio), lui si alzava e se ne andava.
Stasera aveva voglia di coccole e siamo stati venti minuti a terra a raccontarcela. Non ho mai avuto gatti, ma avrei detto che faceva le fusa!
Mi ha dato una grande gioia.
Buona serata, mondo asino!
Incontro straordinario sulla via Francigena
Commenti : 56
claudio il 18-Mag-2012 in Generica
Mercoledi 16 maggio 2012 una data da ricordare anticipo col dire che il mio asino mi fa incontrare persone straordinarie. Mentre vado al lavoro decido stranamente di passare dove di solito non passo mai,per scomodità di un incrocio,ma quel giorno bo.... passo di li,e dopo una curva chi vedo davanti a me? un bell' asino con tutta la famiglia appresso, logicamente il lavoro aspetta, io mi fermo mi presento, si presentano,subito faccio coccole all'asino, lui bravissimo. Sono una famiglia di Francesi partiti dalla Francia, da Le Puy en Velai una cittadina vicino a Lione. e mi spiegano che percorreranno tutta la via Francigena fino a Roma. Loro anno 32 anni e arriveranno davanti alla basilica di San Pietro a roma con un calesse trainato da un asino,e a bordo ci sono anche le loro tre figlie, la più grande ha 3 anni, la seconda 2, la terza 7 mesi.Subito mi sono attivato per trovare vitto e alloggio,visto che a casa mia non volevano fermarsi per via della mia asina , il loro è un asino di 12 anni intero e non volevano dar fastidio ai vicini.Dopo averli accompagnati al loro alloggio purtroppo sono dovuto andare a lavorare,ma la sera sono tornato con tutta la mia famiglia. Lui fa il giornalista lei la mamma a tempo pieno, abbiamo parlato un bel pò, ci siamo scambiati l'indirizzo,e mi ha detto che quando arriva a Roma mi manda una cartolina. Grazie ai nostri amici a quattro zampe ogni incontro è davvero speciale.
il vecchio, l'asino il bambino
Commenti : 8
lakai il 15-Mag-2012 in Generica
Avanzava lentamente sul suo asino, quando vide un bambino pestifero che sbraitava e lanciava all’aria tutto ciò che gli capitava a tiro; il vecchio scese dall’asino, si sedette su un muretto,... lo guardò per un po’ e poi gli offrì una liquirizia, quindi, estrasse dalla bisaccia sul basto un barattolo pieno di chiodi ed un martello, e consegnandoglieli disse: “Ogni volta che sarai in questo stato dovrai conficcare un chiodo in quel palo di legno, se non ti passasse potrai conficcarne un altro finché ti sarà passato, ma ogni volta che riuscirai a tenerti calmo potrai togliere un chiodo dal palo”. Il bimbo applicò le istruzioni ricevute... e si dette parecchio da fare perché in breve finì i chiodi, allora pensò che fosse arrivato il momento di provare a mantenere la calma o per lo meno moderare le reazioni, bene... ci riuscì e quindi incominciò ad estrarre i chiodi dal palo, e fù veramente bravo, infatti in poco tempo nel palo non rimase più neanche un chiodo, andò felice e soddisfatto a raccontarlo al vecchio ed insieme si recarono presso il palo. Il vecchio disse: vedi caro mio... sapevo che ci saresti riuscito... sei ingamba... hai fatto un buon lavoro, sei stato veramente bravo, però guarda qua...ogni chiodo che hai conficcato e successivamente estratto, ha lasciato un buco nel palo. Sappi che anche col tuo prossimo funziona così, potrai cercare di rimediare, scusarti, prodigarti in qualsiasi atto di generosità... e il prossimo capirà ed apprezzerà le tue buone intenzioni e buona volontà,... quasi certamente ti perdonerà...ma... le ferite resteranno sempre come quei buchi ...pensaci sempre parecchie volte prima di ferirlo.
Tina
Commenti : 41
Jolly il 12-Mag-2012 in Generica
Tina, asinella dal passato travagliato.
Quanti ci han chiesto in questi ultimi anni: “Porčè nò la fèi su?” (Perché non ne fate salami?)
Risposta: “Ehhh……”
Domanda: “La è vèčia…a fei čè?” (è vecchia…di cosa ne fate?)
Risposta: “Ehhh……”
Domande chiare, secche, pratiche…risposte che svicolano le domande…per lo stupido orgoglio di non sembrare troppo ingenui di fronte ai “vèči”. E intanto sta con noi e noi neanche ci pensiamo lontanamente a “farla su”.
Poi ci sono gli “estranei”.
“Ma come l’avete ridotta questa povera bestia??? Perché sta distesa? Perché è tutta incurvata? Perché cammina male? Perché ha gli zoccoli rovinati? Perché? Perché? Perché?”
E noi rispondiamo e gli spieghiamo che non è colpa nostra…che l’abbiamo presa così…. Che è già avanti con gli anni… gli raccontiamo la sua storia. Gli raccontiamo che l’abbiamo “salvata” dal macello. Perché dopo anni di sfruttamento, gravidanze forzate e tutto quel “bel corollario” che purtroppo molti asini devono subire solo per il fatto di essere asini, altra fine non avrebbe potuto fare…almeno per la maggior parte della gente. Ma non per noi.
Questi che ci ascoltano, ci guardano dubbiosi. Qualcuno crede…qualcuno dubita. Qualcuno denuncia.
E a me vien da piangere!
Arrivano i veterinari dell’Asl, controllano tutto, trovano tutto in regola…capiscono che Tina è semplicemente…nà vèčia.
Il suggerimento “La gente vuol vedere solo animali giovani e sani…o ve ne liberate o la nascondete…altrimenti succederà di nuovo”
E a me vien ancora di più da piangere!
Darla via? Vorrebbe dire averle regalato 7 anni di "pensione" ma condannarla alla stessa fine.
Tenerla qui…gran bel problema.
E allora, alla fine ci siamo arresi. Abbiamo optato per la soluzione egoisticamente meno dolorosa.
L’alpeggio.
Sarà sempre nostra…ma non sarà qua. E non sarà sola, perché anche sua figlia Hilde andrà con lei…anzi, è andata. Già. Ieri sono partite per un pascolo che sarà tutto per loro. Niente mucche o cavalli che le possano infastidire (Tina ha il terrore delle mucche). Fortunatamente abbiamo un amico che, con la sua famiglia, generosamente si è offerto di tenerle fino all’autunno. E noi potremmo andarle a vedere quando vogliamo perché sono solo a mezz’ora di macchina.
Ma… a me vien da piangere.
Mi rendo conto che (noi) non avevamo altra soluzione che ci desse la possibilità di salvare “capre e cavoli”. So che non le abbiamo vendute. So che ne abbiamo ben altri da seguire, curare, accudire, coccolare…ma Tina è Tina! Anche se è nà vèčia è e sarà sempre la nostra prima asinella. L’abbiamo presa ben sapendo che, purtroppo, avremmo visto solo il suo declino. Abbiamo solo voluto darle un po’ di pace.
Son partite da meno di ventiquatt’ore e lunedì andrò a trovarle…ma…ho la sensazione che abbiamo perso.
Mi viene da piangere…anche se non serve a niente.
Scusatemi per lo sfogo.
In trasferta
Commenti : 16
heidiepeter il 08-Mag-2012 in Generica
Cari amici sportivi, Sabato 5 di maggio ci siamo trasferiti al mare.
Oramai su in collina (qui lo chiamano montagne, ma io sono di origine elvetica e ne ho un altro concetto) cominciava a fare troppo caldo non ci sono alberi e niente verde.
All'inizio della trasferta Carlotta ha perso la bussola perché non ha visto che Afrodite che aveva già attraversato la strada, si trovava dietro un albero, per cui ha cominciato a correre per la strada abbastanza trafficata, in senso inverso facendo un casino terribile, infatti sono venuti utili assai i miei vicini ai quali avevo chiesto aiuto - gente carina che hanno su le loro capre, per avviarmi visto che dovevo attraversare la strada principale con 5 Asini
Poi tutto è andato bene, un po lento, tranquilli, (ca. 5 Km) l'attraversata del fiume solo Oscar e Pegasos l'hanno fatta senza indugio mentre per gli altri tre ci è voluto un sacco si pazienza tra carote e bastoni, nel vero senso delle parole, certo il bastone solo farlo girare un po per aria.
Io in bici, un po davanti che loro mi seguivano un po dietro da spinta un po intramezzo; un po pascolavano, ma gli è piaciuto; Afrodite e Marco hanno faticato un po'
La sera ero sfinita, faceva caldo e i sole picchiava, non sarà grande problema per chi è originario dal deserto…ma io.
Così ora siamo tutti al mare, per me comodissimo, niente più portare fuori i cani, andare dagli asini…apri la porta, recinto elettrico e tutti fuori, tra la casa e il mare ora è tutto prato e fiori e loro circolano e mangiano
Metto un po di foto nella galleria, ne ho fatto fare una ad un Ornitologo di passaggio da mettere su raglio, io sarei quella in bici.

Comunque in trasferta ho visto che Pegasos non sa camminare, non sono le gambe anteriori lese ma quelle dietro…cammina come una papera, come se avesse la cacca nelle brache, un Asino di 6 anni.
Ne faro un altro blog, magari con filmino, intanto lo porto a camminare tutti i giorni, mi chiedo quanto Pegasus abbia camminato in vita sua e chi sa di che si tratta è invitato a consigliarmi.
Con l' offerta delle turiste voglio chiamare il vet per fare i denti ad Afrodite cosi' darà un occhiata a Pegasos
FARE QUALCOSA
Commenti : 10
Bicmak il 04-Mag-2012 in Generica
Ci ho girato intorno per un sacco di tempo... poi mi sono deciso a leggere l'articolo di Platero sull'asino morente.
Come tutti noi, anch'io cercavo di evitare le cose brutte. Ma queste esistono, in tutti gli aspetti della nostra vita, ed è inutile cercare di scansarle.
Be' qui la bella notizia e che NOI POSSIAMO FARE QUALCOSA: certo non risolvere i problemi con la bacchetta magica, ma possiamo contribuire a migliorare il nostro mondo, in particolare quello asinino.
Magari ne avete già parlato su Raglio, in questo caso mi scuso... sono un neofita.
Avete mai sentito parlare di SPANA?
Si tratta di una no profit inglese fondata negli anni '20 da due tipiche sognatrici britanniche. Questa organizzazione -una specie di Medici Senza Frontiere degli asini, si prefigge di curare ed assistere gli asini maltrattati e di aiutare ed educare i loro padroni.
Non solo ha resistito per quasi 100 anni, ma è ormai una potenza radicata in tutto il Nord Africa e tante altre zone. Assiste e finanzia la crescita degli appassionati e dei veterinari locali, ed insegna a curare gli asini a chi li sfrutta, non facendo leva sui sentimenti, ma sul fatto pratico che essi (gli asini) spesso rappresentano per queste famiglie l'unica proprietà ed investimento, e che, trattandolo meglio, sarà più produttivo più a lungo.
Vi invito -se non l'avete già fatto- a visitare il sito www.spana.org dove tutto viene spiegato benissimo. Purtroppo è solo in inglese, ma sono certo che sia abbastanza chiaro lo stesso.
Ognuno può contribuire come crede, anche con importi piccolissimi, ma forse la comunità di Raglio può mobilitare una massa di piccoli contributi che faranno la differenza.
Il nostro limite è solo la fantasia: volendo potremmo metterci in contatto con gli inglesi e diventare, in qualche modo tutto da definire, i loro portavoce in Italia, traducendo il sito e facendo un po' di propaganda. Oppure potremmo, d'accordo con loro, preparare dei volantini da distribuire ogni volta che qualcuno viene a vedere i nostri asini e dice "Oooh che cariiino!" spiegando loro che per un asino pettinato e cicciottello ce ne sono migliaia che arrancano sotto il sole africano fino a crepare. (indirizzandoli a Spana, e rimanendo ben al di fuori dalla raccolta dei fondi)
Il momento è difficile per tutti, e poi c'è sempre il dilemma tra l'aiuto alle bestie che soffrono e quello agli umani, che talvolta soffrono ancora di più - ma questa è una scelta che ognuno di noi deve fare da solo, eppoi le due cose possono convivere.
Se vi ho detto cose che sapevate già, scusatemi. Se fosse vero il contrario, io sono a disposizione, nei limiti e regole di Raglio, a darmi da fare.
Grazie
TOFFEE E' LIBERA!
Commenti : 11
Ilas il 01-Mag-2012 in Generica
Ce l'abbiamo fatta!
Dopo tanti dubbi, illusioni e sofferti preparativi (silenziosi ma soltanto per scaramanzia, lo giuro!) ieri siamo andati al maneggio a prendere la Toffee.
Ebbene sì, l'abbiamo portata a casa! Sì, a casa nostra!!!! Nei giorni scorsi io, Paolo (il Santo) e i ragazzi abbiamo lavorato come pazzi per prepararle la nuova casa e finalmente ieri ce l'abbiamo fatta: Toffee è LIBERA! Basta maneggio, basta stare rinchiusa giorno dopo giorno, anno dopo anno in un box senza mai vedere il sole, la luce e l'erba! Adesso ha un box di legno (con mangiatoia e beverello) riempito con un bello strato di soffice cocco, una tettoia ed ha a disposizione il recinto di can Pelù e il nostro orto(appena mi sono ripresa dall'emozione documenterò con le foto). Al diavolo, molto meglio lei dei cavolini e delle insalate! E adesso comincia il bello..... stateci vicini, ne avremo davvero tanto bisogno!
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