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Buone Feste a tutti!
Commenti : 8
Bicmak il 25-Dic-2014 in Generica
Buon Natale a tutti e a tutti i vostri asinelli e affini!
Buone feste e un buon anno nuovo!
Commenti : 15
Mora il 23-Dic-2014 in Generica
Buone feste e tantissimi auguri per un buon anno nuovo a tutti i bi- e quadrupedi del sito!

Mora, Ringo, Magan, Chaco e Morena
Loro e noi.
Commenti : 12
platero il 14-Dic-2014 in Generica
Noi umani abbiamo un cervello forse superiore a quello di un asino. E purtroppo a volte lo usiamo e di questo ce ne facciamo addirittura vanto. Così può succedere che pensiamo, valutiamo, soppesiamo, prevediamo il futuro imprevedibile e infine decidiamo. A malincuore, ma decidiamo. Poi un giorno il dubbio di aver sbagliato diventa certezza. Allora può essere che proviamo un lieve rammarico, oppure un atroce dolore. Il cuore, che era stato messo a tacere, si sfoga con mille parole emozioni sensazioni, ci rinfaccia tutto il nostro raziocinio. E si sta così, per un po’. Male.
Poi si capisce che per stare meglio si deve nuovamente appoggiarsi alla ragione. Valutare considerare e accettare. Consapevoli che le cose avrebbero potuto andare diversamente. Avrebbero dovuto. Ma ormai è così.

Dosolina stava con noi, ma apparteneva al commerciante. Era in vendita. Mi era stata offerta, ci avevo pensato a lungo, ma infine avevo rifiutato. Poi scoprimmo che era gravida. Sia io, sia il commerciante, non abbiamo mai rinunciato al sospetto che fosse stata ingravidata da Pepito. Asino castrone. Alla scoperta della gravidanza, pareva che il commerciante avesse deciso di tenerla lui, come fattrice. Invece un giorno mi disse di averla venduta. Un suo amico compera, di botto, un'asina gravida e anche una puledrina di 6 mesi. Ha un immenso terreno. Ci sono anche le pecore.

Ogni tanto vado a trovarla. Lei mi viene vicino, con la sua andatura dell'incontro, a passetti brevi, uno alla volta, si accosta alla mia gamba e lentamente si appoggia a me. Fa finta di guardare altrove ma so che mi guarda. Con i suoi bellissimi occhi neri. La sua pancia è sempre più grossa. Le chiedo scusa per non averla tenuta con me. Lei non risponde, ma lascia che la accarezzi il ventre. Poi arriva la piccola Sally, e Dosolina la caccia via. Io sono lì per lei. E lei questo lo sa, lo capisce. Forse ciò che non capisce è perché non è più da me, da Pepito. Le dico che non lo capisco neanch'io. Non lo so più, il perché.
Adesso lei è lì, con la piccola Sally. C'è un immenso terreno. Ci sono anche le pecore.

Il puledrino nasce il 26 Novembre, è passato esattamente un anno da quando Dosolina arrivò da noi e conobbe Pepito. 12 mesi, la gestazione di un'asina. Grigio come Valentino, lo stallone con cui Dosolina viveva prima di venire da noi? Cioccolato come Pepito? No: bianco come un fiocco un neve. Bianco come Dosolina.
Dosolina non sa niente di "calori stagionali ad andamento positivo". Dosolina non ha messo in conto la stagione fredda, la neve, le poche ore di sole, il terreno ghiacciato, l'assenza di erba fresca per rinforzarsi durante l'allattamento. Dosolina non ha pensato. Non ha soppesato. Non ha previsto il futuro. Lei ha seguito il suo cuore. Si è accoppiata e ora ama il suo puledrino.

Vado spesso a trovarli. Lui corre felice, Dosolina è una mamma bravissima e non lo perde di vista un attimo. La piccola Sally finalmente potrà giocare con qualcuno. Stanno bene. C'è un immenso terreno. Ci sono anche le pecore.



domenica mattina
Commenti : 7
lakai il 07-Dic-2014 in Generica
Oggi strano umore, non avendo voglia di far niente ho investito il tempo a… star seduto su un tronco, vedevo le asine brucare, si sono avvicinate per rincominciare a brucare a pochi metri da me, anche Lana (magnifica cagnetta meticcia) è arrivata subito per farmi un po’ di feste, ma soprattutto per raccogliere un po’ di carezze, Penelope gelosona subito ha smesso di brucare e si è avvicinata di più, fino ad un metro, poi ha iniziato a guardare Lana con insistenza, si è avvicinata ancora e mi ha fiutato per bene. Norby invece ha fatto l’indifferente restando ai suoi ciuffi d’erba. Penelope strappa e mastica, per un po’ continua così, poi vedo che dopo aver strappato una piantina d’erba, sfrega la parte delle radici sul cordolo del muretto finché non sono pulite dalla terra, continua e ripete l’operazione con le radici di un’altra piantina. Ora Lana e Norby si odorano a vicenda, poi Norby le infila il muso sotto la pancia e dopo averla prima sfregata, con una musata (seppur leggera e delicata) la sposta di mezzo metro (Lana è di taglia medio piccola, quindi leggera), ma lei non scappa, sta lì si lascia odorare tutta la coda fino in punta, poi la zampa posteriore… anche quando Norby accenna un assaggio prima con le labbra prensili poi coi denti, non è un morso, solo un assaggino, lei si gira di scatto a guardarla e quella smette per poi rincominciare (mi ricordano…uno due tre stella). Ora è Norby a stare ferma e Lana restituisce le annusate, gli assaggi sotto al mento, nel collo, leccate sulle orecchie, entrambe sembrano gradire e provar piacere nel raccogliere queste manifestazioni da parte dell’altra. Continuo a non aver voglia d’alzarmi, resterei volentieri a godermi quest’armonia, d’un tratto Lana fa uno scatto, parte come un razzo, salta, corre ad inseguire (dalla parte interna della rete di confine) una motocarrozzetta che passa in strada, poi torna e rincomincia il gioco interrotto con l’asina.
Sento una grande differenza tra l’equilibrio che oggi regna e il periodo scorso da quando è arrivato Zar cucciolone corso di 9 mesi regalatomi da un conoscente, cane educato, sempre stato in appartamento in cui aveva tutto il tempo per annoiarsi tra il tappeto del soggiorno e quello del terrazzino, delicato e rispettoso con noi, mai invadente, a volte fifone come è tipico di certi cuccioli, sembrava una pantera sia per colore che per mole, molto più grosso ma caratterialmente simile ad Aura la femmina corso che avevamo anni fa. Zar poteva finalmente correre libero in tutto lo spazio, aveva fatto amicizia con Lana, la seguiva, era lei il capo. Era scatenato con le asine, le rincorreva in un galoppo esasperante costringendomi ad intervenire e sgridarlo, allora timidamente facendo un giro largo scappava a rannicchiarsi sullo zerbino, e restava così fino a che non usavo un tono più pacato. Ormai stavo sempre vigile, accorrevo ad ogni abbaio o raglio, aveva perfino incassato qualche calcio da Norby che da capobranco difendeva se stessa e la figlia, a volte era lei ad attaccarlo ed inseguirlo quando s’avvicinava troppo. Pensavo e speravo che avrebbero raggiunto un equilibrio, si sarebbero rispettati. Le asine spesso stavano al pascolo lontano, guardinghe e sempre vicine tra loro, non si lasciavano più avvicinare volentieri da nessuno, neanche da mia figlia. La sera, prima di farle rientrare nel loro recinto con dentro la capanna, dovevo legare i cani in un posto non visibile dal loro passaggio e pulire i loro zoccoli stava diventando un problema tanto erano nervose. Zar sembrava rassegnato… invece aspettava che nessuno di noi fosse presente, un giorno ho visto una ferita sanguinante nella natica di Norby c’era il segno di un morso… Zar! Non potrei stare sempre di guardia, tenerlo chiuso o legato sarebbe stato inumano e non avrebbe avuto senso. Con dolore ho preferito restituirlo al proprietario lasciando un vuoto intorno a noi, Lana è stata triste e lo cercava per diversi giorni, ancor oggi a volte s’ infila in quella cuccia troppo grande per lei, Moglie e figlia in lacrime, io…beh passerà! Solo le asine dimostrano di aver gradito.
Ciao Zar.
UN COMPAGNO PER L’ ASINO: L’ ALPACA
Commenti : 3
icaro il 07-Dic-2014 in Generica
Per chi ha un solo asino e non se la sente di prenderne un altro, altri animali meno impegnativi possono essere usati come validi compagni: pecore, capre, alpaca, ecc. Pecore e capre creano problemi perché mangiano tutto, anche quello che per loro può essere nocivo (plastica, elastici, cicche, cartoni…senza contare fiori, cortecce (le capre) e prodotti dell’ orto) e vanno contenute in recinti con la rete; però, una volta abituati a stare insieme con le dovute cautele e precauzioni, rappresentano ottimi compagni per l’ asino. L’ alpaca è molto differente: non mangia troiai, non sciupa niente, è di facile contenimento ( il nostro non passa nemmeno un filo bianco senza corrente, e sta libero nel ranch pascolando insieme agli asini), è molto curioso, giocherellone e per niente aggressivo; è anche facilmente addestrabile e molto pulito perché sceglie un posto fisso come bagno e fa sempre tutto li’. Va preso appena svezzato (6 mesi). Ha un carattere un po’ schivo e non gli piace tanto farsi toccare; con la cavezza si fa spazzolare e accarezzare; i nostri asini l’ hanno accettato subito senza problemi. L’ unico inconveniente è che costa abbastanza.
Chi è interessato può vedere Beppe (il nostro alpaca) interagire con i nostri asini nel video postato nel forum.
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