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Pasqualina e la fiducia.
Commenti : 9
Hope il 24-Gen-2011 in Generica
Pasqualina è con noi da poche settimane, Io e Davide, il mio amico contadino, siamo andati a prenderla in una stalla ad un'ora di cammino dalla nostra. Pasqualina è un'asina schiva e diffidente. Non era mai stata "legata" prima di quel giorno e condurla fino alla sua nuova casa, non è stato per nulla facile.
Di capezza e lunghina proprio non sembrava volerne sapere e ogni volta che bisognava portarla fuori dalla stalla per rifare la lettiera, bisognava faticare e non poco, e immancabilmente andava a finire che bisogna usare le maniere forti. Sabato scorso però mi ci sono messo di impegno, e anche incoraggiato dai suggerimenti che quotidianamente leggo su Raglio, mi sono messo con pazienza e ho cercato di avvicinarla per conquistare la sua fiducia. Ci sono voluti quasi 3/4 d'ora per metterle la capezza, ma alla fine ce l'ho fatta. Prima mi sono avvicinato con un panino secco, senza guardarla negli occhi, Poi quando si è avvicinata e ha mangiato il pane dalla mia mano ho provato ad avvicinare la mano al collo e ad accarezzarla dolcemente. Ogni tanto Pasqualina si ritraeva, ma poi ci riprovavo e a poco a poco ha lasciato fare. Poi ho osato un po' di più e le ho grattato dietro le orecchie. Ecco il suo punto debole! Non ha saputo resistermi. Il tintinnio degli anelli e delle fibbie della capezza, però, la faceva scartare rifugiandosi nell'angolo più lontano della stalla. Ho provato a riavvicinare la capezza stando bene attento a non farla "suonare" e... voilà! Il resto è stato un gioco da ragazzi. La signorina si fa condurre bene alla lunghina, anche se non ha molto piacere ad essere legata al carretto del trattore, mentre noi puliamo la stalla. Ma devo proprio dire che questo piccolo successo mi ha largamente incoraggiato. Ora dovrò abituare Cloe a seguire alla lunghina. Un'altra bella sfida.
santi e peccatori.....
Commenti : 12
cannonau il 17-Gen-2011 in Generica
Inseguendo “spi…ragli” di giustizia e tolleranza insieme agli amici volontari di “Pantagruel”, ai margini sociali, tra gli “ultimi”, ci siamo trovati, io e due asinelle, nell’area verde del femminile di Sollicciano (il carcere di Firenze). Lì abbiamo costruito le stalle, ci portiamo il fieno, e le ragazze detenute ritrovano un contatto affettivo lontano dalle loro pene. Dietro quelle sbarre ci sono anche cinque bambini sotto i tre anni con le loro mamme, e molti altri entrano, nell’ora delle visite, per trovare i propri genitori. Per questo è stato voluto e realizzato il “giardino degli incontri”, uno spazio verde accogliente, affinché le visite per quei bambini non siano un trauma. Facile immaginare come le asinelle, in questi momenti, possano regalare serenità.
Poi ci sono gli orti biologici al maschile, ed anche qui, dal letame ai lavorini dell’orto, le due amiche dei detenuti sapranno essere molto utili.
Quando le ragazze saranno in grado di gestire le asinelle, e le persone (ed anche se stesse), fuori, dove si vive in libertà, allora potrà esserci per loro l’opportunità di una uscita per provare a prendersi cura di qualcun altro fra gli “ultimi” o, magari, di andare al mercato di Scandicci a vendere i prodotti dei loro “colleghi” ortolani.
Intanto, con Lina, ci dedichiamo ad insegnare loro come curare le asinelle e guadagnarsi la loro fiducia, e parliamo tanto della nostra visione asinina delle cose.
Da loro ho saputo che San Leonardo eremita (un Signore che rinunciò ai privilegi di un ricco casato) è il santo protettore dei detenuti, e che il re Clodoveo, per riconoscenza, donò a Leonardo, affinché costruisse la sua basilica, tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere in groppa ad un asino!
Curiosità: San Leonardo è il patrono del paese in cui sono nato e nella sua Basilica sono stato battezzato. Non sono un credente, ma queste coincidenze mi solleticano.
Domenico il mulo
Commenti : 20
Selvaggia70 il 13-Gen-2011 in Generica
“No dottorè, il mulo è meglio lasciarlo perdere. E’ troppo cattivo e diffidente, rischiamo di farci male per prendergli il sangue!”
Queste parole mi piovono addosso tra il serio e il faceto. Sono in una stalla in cui sono ricoverati cinque cavalli e un mulo per effettuare i test di Coggins, in una zona a rischio Anemia Infettiva, e anche se il cuore mi dice di seguire le parole del custode degli animali, e quindi di farmi i fatti miei, la ragione mi obbliga a dover ottemperare ai miei doveri e pertanto a rischiare.
Come sempre, inizio i prelievi dai più tranquilli. Non ho mai usato torcinaso o altri mezzi coercitivi, solo una discreta velocità e delicatezza nell’infilare l’ago. Ma nel cavallo è facile, le vene giugulari, nonostante il folto pelo invernale che le ricopre, sono superficiali e discretamente grandi…con l’asino e il mulo invece…tutto cambia. La vena giugulare è parzialmente ricoperta dai muscoli del collo e poi manca la doccia giugulare a farti da guida.
Ecco, siamo arrivati a lui, a questo mulo di tre anni che mi sbircia con sospetto dal box. Chiedo al custode notizie, il mulo si chiama Domenico, e fino a pochi mesi fa se ne stava tranquillo e beato e sdomo dal vecchio proprietario. Poi di colpo è stato venduto, portato in una nuova stalla, e castrato. Non ci vuole l’esperto etologo per capire che “forse” è rimasto traumatizzato. Nonostante il custode mi dissuada ancora, ci provo. Ho paura, certo che ce l’ho, se mi becco un calcio o un morso non è che c'ho la mutua, ma mi armo di una buona dose di pazienza e di calma. So per esperienza che se non ci riuscirò al primo tentativo dovrò davvero rinunciare per non sovraccaricare il già troppo stressato animale e per proteggere la mia incolumità. Entro nel box, lui ha già la capezza con una robusta lunghina attaccata, che il custode tiene in mano. Lo guardo. Domenico non è grandissimo, e ha una paura terribile. Mi minaccia, credo, soffiando più volte aria dalle narici. Provo a toccargli una spalla, lo sento irrigidirsi e scarta. Ci riprovo, parlandogli, e nonostante la contrazione muscolare del collo, rimane fermo. Mi ha sempre colpito il contatto con il collo di un equino, sia esso cavallo, asino o mulo. Se si allarga il palmo della mano aumentando la superficie di contatto è come se si riuscisse a sentire la vita che ti scorre tra le dita. Rimango così, in attesa di un minimo rilassamento. Gli cerco la vena, simulando una carezza, di nuovo si irrigidisce e scarta. Ancora una volta riprovo. La mia mente è libera, non penso a niente e in quel momento non ho più paura. Qualcosa mi dice che non mi attaccherà e non mi farà del male, se io non gliene farò…ma forse è solo una mia mera illusione. E poi in attimo, e molto alla cieca a dir la verità, gli trovo la vena ed effettuo il prelievo. Domenico non si muove, è tranquillo, come se l’avesse sempre fatto. Il custode rimane stupito, mi confessa che non c’avrebbe mai scommesso…E sì, penso io, un po’ malignamente, non avrebbe mai scommesso che una donna potesse riuscire senza l’uso di forza, torcinaso, torci orecchie e altri accrocchi.
Lasciando la stalla, mi sono immersa in una serie di considerazioni che mi hanno spinto a scrivere questo blog. Non è un sistema per farmi sentir dire quanto sono brava, piuttosto uno spunto a farci riflettere sull’importanza del tempo che riserviamo ai nostri quadrupedi. Oltre al tempo da dedicare alla nutrizione e alla pulizia, ci deve essere il tempo semplicemente per guardare e per farsi accettare, il tempo da perdere per conoscere la storia dell’animale e per non traumatizzare, e ovviamente il tempo per agire.
Ogni volta che qualcuno mi dice “Vorrei prendere un asino”, gli rispondo “sì, ma tu quanto tempo hai?”
Sant'Antonio Abate
Commenti : 20
platero il 11-Gen-2011 in Generica
Il 17 Gennaio si ricorda Sant'Antonio Abate, che viene considerato il protettore degli animali domestici, con i quali spesso è raffigurato. In tale ricorrenza in alcuni (rari) paesi è ancora consuetudine portare gli animali sul sagrato della Chiesa, per ricevere la benedizione.
UN AMORE PER SEMPRE.....
Commenti : 6
virma il 10-Gen-2011 in Generica
La foto in prima pagina il bambino/a con l'asinello di peluche mi riporta indietro alla mia infanzia e ad una foto identica, impressionante.... con il MIO ASINO di peluche, il mio TUTTO(compagno di giochiconfidente,scaccia paure notturne),"La bambina è troppo legata a quel peluche" e, come si fa con il ciuccio, bisognava farlo sparire al più presto. Come? Un giorno di primavera, qui in Sicilia è spettacolare, ci preparammo per una gita domenicale a casa di parenti in campagna, io e il mio asinello eravamo pronti e felici. Ci piaceva andare dallo zio Ciccio,trascorremmo una giornata intensa e per un po' io e il mio somarello ci separammo....non lo ritrovai mai più,sparito,dileguato, nulla...lui non mi avrebbe mai abbandonato. Inutile piangere, implorare cercare tutti gli angoli della casa e del giardino di HURRY neanche l'ombra. Salii in macchina e, nel lungo tragitto che mi riportava a casa, non staccai mai lo sguardo dal lunotto posteriore nella speranza che lui, il miocompagno di giochi, tornasse da me.... Non ne parlai mai più, e Hurry mi manca come allora. Avevo 5 anni, oggi ne ho 59 e ho CAMILLA la mia asinella vera, in carne ed ossa, un rapporto speciale, la adoro, inoltre godo anche della presenza di una banda di asinelli che vado a trovare,nei pressi di casa mia,sto facendo esperienza con gli asini veri! dolci ma testardi, affettuosi e pazienti ma con un bel caratterino, ho molto da imparare lo so, ma sono felice di impegnarmi e spero di trovare anche qui, in questo sito, le risposte alle mie tante domande sugli asini, per allevare bene la mia CAMILLA...grazie amici
Ciao ragazzi
Commenti : 7
ciuchino il 07-Gen-2011 in Generica
E rieccomi. Innanzi tutto vi ringrazio per l’accoglienza, mi avete commosso, veramente. Avevo messo quelle foto così, un po’ per prova, perché dopo tanto tempo non osavo ripresentarmi, ma veramente non ero nello spirito (il tempo l’avrei anche trovato) di chiacchiere. Poco dopo essere andata a prendere i muletti a Bologna, mio padre, anziano e con problemi di “testa”, è caduto con conseguenze immaginabili. Abbiamo passato due anni veramente pesanti per noi e terribili per lui. Chissà perché possiamo porre fine alle sofferenza dei nostri amici a quattro zampe, mentre noi umani, a volte, dobbiamo soffrire fino all’ultimo secondo, ma! Comunque sono sicura che adesso sta bene e sta giocando con i suoi amati gatti. Questo è il punto della situazione, nel frattempo abbiamo cambiato casa, siamo in valle d’Intelvi e finalmente abbiamo abbastanza terreno per tutti, attualmente siamo a quota sei cavalli, George, ( i muletti arriveranno tra poco), una quindicina di galline, una decina di paperelle (anatre mute, simpaticissime) due cani (una di recupero) e due gatti di recupero. Rebecca ha avuto una puledra, ed è ancora al maneggio di Grandola con i muletti. Appena posso farò delle foto è aggiornerò l’elenco degli asini; in primavera dovrebbe arrivare una nuova fidanzata per George, stessa taglia, con la puledra di un anno che, casualmente, verrà dimenticata qui…:-)
Grazie ancora a tutti.
Mi viene un dubbio: si può parlare dei fatti propri in un blog? Bo’ io lo mando ugualmente, al massimo ci penserà elcholo a sgridarmi! Ciao e bacioni.
Aiuto la befana!
Commenti : 11
elcholo il 06-Gen-2011 in Generica
Ricevo una telefonata a cui non posso assolutamente dire di no
Ciao, sono Miriam abbiamo organizzato la Befana per i bambini del paese.
Poi mi chiede , se ho voglia di far arrivare la Befana via calesse al centro della piazza.
Come posso dire no ....... sarà un piacere fare da cocchiere per la befana
Appuntamento alle ore 10.00
Dopo aver rotto il ghiaccio con la befana per le presentazioni di rito, la faccio accomodare di fianco e stipiamo sul calesse tutti i regali rigorosamente nominati e imballati a dovere.
Arrivo previsto in piazza ore 10.12
Già da lontano nel rettilineo di arrivo , vedo tutta la folla impaziente e fiduciosa per i regali
Riconosco molta gente e i bambini li vedo entusiasti , sicuramente al centro dell'attenzione sarà la befana ......... ma vuoi mettere l'arrivo in pompa magna con una pariglia di asini?
Piano , piano tutti fanno conoscenza dei miei asini, anche i più diffidenti si lasciano andare e finita l'euforia iniziale per la befana tutta l'attenzione si evolve a favore degli asini.
Io vengo scalzato e messo in secondo piano ........ weh ragazzi senza di me qui non si faceva niente.
Vabbè lasciamo perdere, ovviamente tutti vogliono fare un giretto e io non posso che accontentare tutti i bambini facendo carichi di 4-5 bambini per volta.
Ogni volta dico sempre la stessa cosa, che non è una giostra, che gli asini sono animali intelligentissimi e spiego piccolissimi dettagli delle briglie e alcuni piccoli comandi per tranquillizzare tutti.
Piccoli giri ma riesco a far felici tutti, ci facciamo due risate tutti insieme e ovviamente non mancano le foto
Saluto tutti e mi incammino alla stalla solo con i miei asini, felice della mattinata passata con la signora BEFANA!
Al prossimo anno ...... !!!!!!
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