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La community dedicata agli Asini

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sabato di sole
Commenti : 5
luposolo il 27-Feb-2010 in Generica
eccoli rientrati dopo un giorno di mangiare sudda; quando l'estate scorsa è morta l'anziana Moretta, avevo scritto che avevo problemi a riorganizzare il gruppo. Ora non ci sono più dubbi, è di nuovo la struttura matriarcale, tutti vanno dietro ad Altair, femmina di quasi cinque anni, alla sua seconda gravidanza; così questa mattina la ho vista controllare se c'era la corrente nella banda bianca (una parte del loro recinto è chiusa con questa, dato il sacro timore che gli è rimasto dopo che hanno preso la scossa l'estate scorsa); ma d'inverno non ho mai attaccato, e così questo pomeriggio Altair ha guidato lo sconfinamento! comunque sono tornati appena me ne sono accorto e li ho chiamati...
Asino o mulo?
Commenti : 1
mannironi il 26-Feb-2010 in Generica
...Peppeddu usava la mula al posto dell'auto non solo per un pricipio di sana economia, ma per difendersi dalla sonnolenza che il vino a quell'ora facevano affiorae. In sella a Intrepida sarebbe arrivato tranquillamente a destinazione perché la bestia conosceva la strada e se si fosse assopito durante il viaggio non sarebbe successo nulla. Né lo impensieriva l'equilibrio instabile al quale il passo ciondolante della bestia e qualche sussulto di marcia improviso lo esponevano. La cavalleria rusticana rassomigliava alla marineria che affronta i flutti del mare. Quando prende il tempo del moto ondoso raggiunge un misterioso punto di equilibrio che determina una condizione di stabilità. ...
Tratto da Il giallo di Borore.
di Antonio Delitala.

racconta di Nina
Commenti : 7
cannonau il 24-Feb-2010 in Generica
Per come mi è stata raccontata, da amici che conoscono la maestra, ad Andreina non andava di partecipare alla vita di classe e nemmeno di raccontare se stessa in qualsiasi forma, sia scritta, sia parlata. Viveva le sue mattine a scuola in un triste isolamento. Questo da quando la mamma non c’è più. Poi, un giorno è arrivata Nina.
E’ una storia tra la cronaca ed il racconto, delicata come il nuovo sguardo di Andreina. Forse Nina non ha alcun merito, perciò mi piace guardarla con gli occhi della bambina. E’ importante immedesimarsi ed imparare a rispettare il loro punto di vista.
Grazie a tutti
Commenti : 1
alexaround1 il 20-Feb-2010 in Generica
Grazie a tutti per le belle parole, in particolare a Mora e Vale. Sia io che Deni ci siamo documentati a fondo in merito alle difficoltà a cui andiamo incontro e per questo abbiamo deciso di impegnarci a fondo. Non entro nello specifico per Deni ma vi assicuro che lavoriamo già da tempo con animali ed e propio per questo desideriamo intraprendere questo cammino. Naturalmente visiteremo chi ci potrà ospitare (a nostre spese) per scambiare impressioni ed esperienze.Io ho avuto un'esperienza di due anni in quel di Roma con 25 cavalli di varie razze ed età, ricordi di duro lavoro ma molta gioia ed incontri fantastici. Chi gravita nel mondo degli animali ha un modo di vivere particolare e vede e valuta la vita quotidiana differentemente, apprezza le piccole cose e divide il piatto con chi ne ha bisogno. Forse e anche la mia cultura Pugliese aperta a nuove conoscenze che mi spinge ad intraprendere questa strada. Mi stò documentando a fondo su tutte le problematiche e mi relaziono con Deni in merito alle sue esperienze essendo lei una ex docente universitaria ed ottima contadina dalle mani callose.
Ancora grazie a tutti...a presto.
Ale e Deni
Basto...
Commenti : 4
mannironi il 20-Feb-2010 in Generica
... basto per asini che si usava qui in sardegna, ora fa bella mostra presso un fruttivendolo nei paraggi, a presto...
Ale Denisa, due asini a due zampe, vi salutano.....
Commenti : 23
alexaround1 il 19-Feb-2010 in Generica
Buongiorno a tutti, dato che stiamo entrando per la prima nel blog ci vogliamo presentare. Siamo Ale e Deni, due quarantenni che sono da sempre innamorati e complici di tutto quello che è natura e mondo animale. Ale è di origini pugliesi, cresciuto a 50mt dal mare, amante del mare e della campagna.Denisa e di origini Russe, biologa in quel Bucarest, 5 cani, 5 gatti, 1 tartaruga, un orto ed un'amore per tutto quel che riguarda il mondo animale. Abbiamo deciso di dare una svolta alla nostra vita e trasferirci in Sardegna per adottare (se non sarà possibile l'adozione allora acquistare) asini di qualsiasi razza,provenienza, religione, problemi di salute (odiamo la macellazione). La nostra intenzione e di acquistare un pezzo di terra con una casetta da ristrutturare ed attrezzarci per ospitare i nostri amici ciuchini.Premettiamo di non essere ricchi ma stiamo cercando di vendere dei terreni e traferirci con quello che riusciamo a raccimolare. Il tutto senza alcuno scopo di reddito finanziario, purtroppo (lo scrivo perchè Denisa non leggerà questo testo) la mia compagna e molto malata e voglio farle passare più giorni possibili tra la natura e gli animali che lei tanto ama. Mi ha chiesto se potrà dormire qualche notte con gli asinelli...Come diceva Peppino de Filippo..."ho detto tutto". Spero, tramite il nostro blog,di avere le indicazioni migliori per non incappare in qualche errore dettato dall'inesperienza. Vi saluto tutti...Ale
asini al pascolo...
Commenti : 13
mannironi il 17-Feb-2010 in Generica
...campagne di Sennori SS.
riflessioni sulla sedia
Commenti : 58
platero il 09-Feb-2010 in Generica
tempo fa scrissi un blog "riflessioni sulla panchina".
Ora, dopo un periodo abbastanza silenzioso, scrivo di nuovo, ancora di getto(senza riflettere sulle conseguenze), ma davanti al pc con dati alla mano, visualizzati sul monitor. E sono dati relativi al 2007, non dati attinti dal mio libro di cento anni fa.
Recentemente ho visto che è stato ripreso il discorso sulla macellazione, parallelamente al discorso di tulela e salvaguardia dell'asino. Tante voci si sono levate per scongiurare la deplorevole macellazione degli asini(intanto venivano suggerite ricette per come cucinare il pericolosissimo galletto di Burro...) Ma non è questo che mi ha spinta a scrivere, bensì l'atmosfera bucolica, serena, idilliaca che suscitano (in molti)le foto pubblicate da Blacksheep. I teneri agnellini amorevolmente portati sulla groppa degli asini, le mansuete pecore che impunturano il prato come fiocchi di lana bianchi.... Leggo i commenti, commenti che farei anch'io, ma io sento come una nota stonata, c'è qualcosa che mi provoca disagio, direi quasi che mi irrita. I bianchi agnellini, teneri da vedere, altrettanto teneri e gustosi da mangiare.
Dati ISTAT, pubblicati anche su Internet (istat.it/agricoltura/datiagri/macellazione.)
Anno 2007, Italia:

Macellazione di ovini e caprini, numero di capi abbattuti per tipo di mattatoio.
Mattatoio pubblico:
Nord: 17.195;
Centro: 195.206
Sud: 425.966
complessivamente:638.367
Mattatoio privato:
Nord: 137.644
Centro:2.142.602
Sud: 3.964.147
complessivamente:6.244.399

Dati relativi all'abbattimento di agnelli
Italia: 5.320.492
di cui al Nord: 70.196
di cui al Centro: 1.963.998
di cui al Sud: 3.286.298


infine macellazione equini
cavalli:
Italia: 98.918
di cui al Nord 35.965
di cui al Centro: 4.234
di cui al Sud: 58.719
asini, muli, bardotti:
Italia: 1.050
di cui al Nord: 728
di cui al Centro:40
di cui al Sud 282.

In Italia, soprattutto al Nord, il mercato della carne ovina è perlopiù destinato alle popolazioni di religione islamica. La macellazione eseguita secondo il rito islamico e secondo il rito ebraico è autorizzata dal Decreto Ministeriale 11/6/1980. Quanto sia cruenta e doloraosa la morte per questi "agnelli sacrificali" è nota a tutti.
Benchè altrettanto noto (a voi) sia il mio amore per gli asini, ammetto che, dati alla mano, soffro di più per quegli agnellini che sbucano dalle tasche laterali dei basti. Io non mangio carne da 17 anni, ma se la mangiassi, credo che non riuscirei a decidere quale sì e quale no. Ma questo, a differenza dei dati Istat, è un asptto soggettivo.




Che confusione.... sarà perchè RAGLIAMO!!!
Commenti : 4
maxdklv il 08-Feb-2010 in Generica
Mamma mia che caos, girando un po' il web, si stanno moltiplicando siti di con prefissi e suffissi asinini... c'è tanta, tanta confusione... tra coordinamenti, consorzi, promotori e difensori dell'asino.
Temo che a forza di fare e disfare ci troveremo divisi in 1000 fazioni...a discapito dei nostri amati animali
Mi permetto di inserire una frase che una conoscente mi ha scritto:

"C'é sempre bisogno di qualche asino
che tiri avanti in silenzio,
senza mostrarsi meglio di un'altro"
Donkey Lovers
Commenti : 23
vale il 03-Feb-2010 in Generica
comincio a pensare che gli asini siano stati salvaguardati e "valorizzati" fin troppo.
forse sarebbe il momento di creare uno zoccolo duro di donkey lovers one way.
tutto quello che un asino può dare, fuorchè un ritorno economico con codice IBAN, banca etica o unicredit che sia.
può portare legna nei boschi, arare campi, trasportare fieno (uomini e asini si dividerebbero il lavoro in parti più o meno uguali), accompagnarci a giro per campi o per il vasto mondo - e parlo di asini compagni di vita, non di asini in affitto - o stare tranquillamente bradi o semibradi e non fare niente di particolarmente importante per noi (uomini e asini sarebbero semplicemente amici).
insomma, tornando alla retorica sugli asini, anche un cane accompagna i ciechi, salva vite umane, tiene compagnia a gente sola, fa sorridere chi è triste, ma non lo dai in affitto per fare questo, e poi per fortuna, il suo latte è appetibile solo per i suoi cuccioli, non per i nostri.
forse mi renderò impopolare dicendo questo, fa niente, era un rospo che doveva uscire.

credo che cominciare a rivedere tanta retorica sugli asini, farebbe bene a noi e soprattutto a loro.
chantPepito
Commenti : 15
platero il 02-Feb-2010 in Generica
Tra tanti discorsi seri e accese discussioni, inserisco un attimo di musica (in un blog perché così mi ha consigliato il Capo, che mi aiuta nell’inserimento tecnico del file mp3, in quanto ovviamente non sono capace di farlo da sola L). Si tratta di un’allegra ballata, che, se non fossi tremendamente stonata, imparerei a memoria per cantarla tutti i giorni al mio amato.
Pepito è anche un piccolo e simpatico corsaro, personaggio nato dalla fantasia del bravissimo fumettista Luciano Bottaro (Rapallo 1931- 2006). A prua del veliero Cetriolitas, navigando tra le isole del Mar delle Carrube, Pepito è il comandante di una ciurma di personaggi strampalati con i quali compie gesta e vive avventure che ebbero un grande successo soprattutto tra il pubblico francese. “Les grands voyages de Pépito” è l’ultima avventura pubblicata, durante la quale Pepito naviga in Africa e persino nel paese dei canguri!
Tuttavia quando ho scelto questo nome per il mio asino (che all’epoca non era ancora mio, né di fatto, né di intenzione), ancora non conoscevo questo simpatico corsaro, né avevo mai ascoltato questa canzone, che ora dedico a tutti gli asini.

Musica maestro



S. Antonio
Commenti : 12
Bigio il 02-Feb-2010 in Generica
Nel paese, tra quelli che conosco, tutti mi avevano parlato di questa festa. Una festa che trova uno dei momenti clou nell'"asta della legna".
"Oh, mi raccomando, non puoi mancare! Vieni con l'asina...". E decido di andare con l'asina. Avevo anzitutto voglia di rispondere all'invito rivoltomi con tanto entusiasmo, e poi, mi sentivo inorgoglito di far partecipare Mora ad un evento ancora tanto sentito dalla gente del posto. L'asina c'è, tutti lo sanno (chi "per sentito dire", chi "per sentito ragliare"...) e -penso io- è giunta l'ora delle presentazioni ufficiali. Quale migliore occasione?!?
L'"asta della legna" si svolge nella piazza principale del paese. Chi vuole porta il suo carico di legna che verrà battuto all'asta, la legna verrà aggiudicata al migliore offerente mentre il ricavato verrà devoluto in beneficenza.
Decido di partecipare e, con l'aiuto di un amico che mi ha voluto regalare la legna da mettere all'asta, ci organizziamo per far sì che tutto vada per il meglio.
Io e Mora, che ha già il basto in groppa, partiamo dopo una rapida strigliatura alla volta della casa del mio amico. Siamo usciti tante volte in passeggiata ma mai su strada dove nell'occasione mi è sembrata particolarmente disciplinata. Non una volta si è fermata per strappare un ciuffo d'erba, cosa che fa spesso e volentieri. Le poche macchine che incrociamo lungo il percorso rallentano. Dall'interno voltano lo sguardo verso di noi, sorridono e salutano: un asino sulla provinciale è una presenza inconsueta da queste parti. Pian piano che ci avviciniamo al paese sale l'emozione. So già che saremo al centro dell'attenzione. Incontriamo poca gente lungo il cammino; anche qui, al nostro passaggio, tanti sorrisi e tanti saluti. Pochi restano indifferenti. Arrivati dal mio amico (che è pure un grande amico della mia asinona), lascio Mora pascolare in un recinto giusto il tempo di pranzare. Poi controllo che il basto sia ben messo e comincio a caricarla facendo attenzione a bilanciare bene il peso. Il cielo, coperto durante la mattinata, si è nel frattempo aperto e la pioggia fortunatamente è scongiurata. Una preoccupazione in meno. E' ora di andare; ci incamminiamo verso la piazzetta e non appena ci scorgono da lontano veniamo accolti dall'entusiasmo generale. Ci sono già la banda musicale schierata ed "i carri" agghindati a festa (in realtà i carri, una volta trainati dai buoi, al pari degli asini sono stati soppiantati dai trattori). Per cominciare manca solo il parroco. Con l'asina mi posiziono davanti a tutti, in "apertura": subito dopo di noi, in ordine, la banda, i carri ed i compaesani in corteo. In attesa che arrivi il parroco tranquillizzo Mora che non è abituata ad avere così tanta gente intorno: i 'rumori' della festa, la musica, il vociare e le carezze di così tanti bambini ed 'ex bambini' tutte in una volta, per lei sono una novità. Le accarezzo il muso e le parlo a voce bassa. Lei sembra dirmi: "Io in mezzo a 'sta baldoria non ho ben capito cosa ci stiamo a fare...Mica sarà la mia festa?!? Bah, vediamo un po' cosa succede...e mi raccomando!, non ti allontanare eh...".

Finalmente arriva il parroco, la banda comincia a suonare ed inizia la cerimonia. Noi davanti a tutti, con Mora che si muove con disinvoltura, come se già conoscesse percorso e destinazione. Anche qui nessuna impuntatura da parte sua. Brava Mora! penso orgoglioso tra me e me. Arrivati in piazzetta ci defiliamo da un lato e facciamo posizionare tutti i "carri". Poi, dopo esserci parcheggiati tra due rimorchi carichi di legna, subito dopo la benedizione e le orazioni comincia l'asta. Noi siamo ovviamente i primi ad andare all'incanto: la legna, sulla schiena, pesa; sui rimorchi, no. Detto, fatto. Legna aggiudicata ed immediate manovre di disimpegno della piazza per guadagnare l'uscita. Dietrofront, manovra un po' macchinosa ma ben riuscita per ricavarsi un pertugio tra gente festante, trattori e musicisti. Mi apparto poco distante, scarico il basto e mi intrattengo qualche minuto con Mora che si mette in posa per le foto di rito. Ahhh, che bello!, è filato tutto liscio come l'olio. Sei stata proprio brava, Mora!
Lasciata alle spalle la piazza, una signora mi offre un bicchiere di vino e dei dolcetti; i dolcetti ce li portiamo via, il vino lo bevo lì per lì e riprendiamo la strada di casa. Sarà una bella passeggiata sotto il cielo azzurro e limpido, con tanti bei pensieri e tanto silenzio attorno: i passi di Mora ed i rintocchi del suo campanaccio sono l'unica cosa che sento.
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