mi dispiace moltissimo - non so cosa dire. Speriamo che tutto anda bene.

Sono spiazzato, non so cosa dire.
Forza e coraggio

come un po' ci spero
ci devi sperare con tutto te stesso!
accidenti deve riprendersi Marta rimettersi in forma e la prossima primavera vorrei tanto vedere una bella foto di un suo cucciolo
attento a come rispondi
in bocca al lupo caro Stecops

Mi dispiace tantissimo..capisco il tuo grande dolore , io l'ho dovuto sopportare a marzo..ed è stato davvero difficile..Forza :-)

ciao, non so se per caso o per qualche sesto senso riposto...dopo aver letto il tuo triste annuncio mi sono imbattuta nel blog di Diana del 7 Marzo 2009, ove scrive: "...La vita e la morte in una fattoria purtroppo si alternano spesso, da queste esperienze si impara molto anche ad affrontare la vita di tutti i giorni, quella "umana". Coraggio!e tantissimi auguri. Platero

Ciao, spero tanto che la tua Marta si riprenda presto. Anche per noi il primo maggio è stato un giorno infausto. Eolo, dolcissimo puledro di sette mesi ha cominciato a star male e dopo due giorni ci ha lasciato.
Un abbraccio
Marcella

Forza MARTA! siamo con te .. un abbraccione stecops non mollate!

grazie ragazzi
accidenti Demi... una giornata da dimenticare!

Che dire , ho vissuto anch'io molte volte la tua situazione con i puledri.
Ed ogni volta l'impressione è quella di non aver fatto il possibile .... infine rimasi solo con una rabbia sorda che ogni tanto riaffiora e ferisce

A leggere questi racconti mi vengono i brividi.
Forza e coraggio!! e tienci aggiornati

Quando accompagno un gruppo di bambini delle scuole vicine a conoscere il nostro territorio non manco mai di fermarmi a salutare Giuseppina.
Giuseppina è una contadina minuta, dai modi dolci, sempre serena e disponibile. Ha molti anni ma la sua pelle è liscia e rosata. Arrivati al suo casale, ci viene incontro, saluta prima gli asini chiamandoli per nome, poi i bimbi, chiedendo a ognuno il proprio nome e chi sono i genitori. Poi li porta a vedere come fa il formaggio, giù per la discesa ripida, che ogni volta ho il cuore in gola per paura che caschi. Lei non si lamenta mai per questa discesa ogni giorno più ripida, a me, invece, viene sempre da dirle con ansia: “ma Renato e Simone (i figli) cosa aspettano a fare le scale?”.
Giuseppina ha, alle spalle, una vita che avrebbe messo alla prova chiunque. Pochissimi sarebbero stati in grado di superarla questa prova di vita, eppure lei è serena, sembra felice.
Negli anni difficili, emigrò col marito, in terra sconosciuta, per fare i contadini nella fattoria dei ricchi signori. Quello era il loro lavoro ma il fattore non glielo faceva amare. Sognavano di avere un campo tutto loro, così il marito decise di emigrare ancora più lontano, dove pagavano meglio, anche se tutto il giorno si faticava in miniera. Intanto lei, lontana, faceva la contadina e accudiva i suoi nove figli. Passarono gli anni con grande fatica e tenacia, finché non furono conservati abbastanza denari per acquistare la vecchia cascina della fattoria dei padroni, quella che nessuno voleva. La gioia per una nuova vita e per i campi da amare durò appena un anno: il marito di Giuseppina si ammalò e morì.
Passarono altri lunghi anni, intanto i figli crebbero ed impararono presto a lavorare la terra ed a accudire gli animali. Non tutti però, alcuni raggiunsero il babbo, chi per incidente chi per malattia.
Giuseppina è ancora li nella sua vecchia casa, il suo campo ed i suoi animali. Ogni tanto, rientra in cucina ad aggiustare il fuoco nel camino. E’ serena, e quando ti parla mette serenità anche a te.
Spero sempre di affascinare i bambini, come è successo a me, con questa visione della gente dei campi (le piccole famiglie contadine che stanno scomparendo) consapevole, in quanto uomini, di essere solo una piccolissima parte dell’universo naturale che risponde ad una sola ed unica volontà: il ciclo delle stagioni e della vita. Gente della terra, che ha imparato a soffrire e che non riesce neanche ad immaginare la presunzione dell’uomo di oggi che pretende di dominare questo susseguirsi della vita. Quello che non concepisce la morte, quando lo tocca negli affetti.
Ciao puledrina..ciao a tutti gli asinelli che ci hanno lasciato....forza marta........dai Stecops, non è detto!

grazie

Cannonau grazie per le perle di saggezza.
E il ciclo della vita prende sempre il sopravvento. Eolo ci ha lasciato solo 5 giorni fa, e oggi è arrivato Apollo!

come va Marta?

CIAO , Marta come sta ?

Ciao Ragazzi,
oggi ha chiamato la clinica dicendo che possiamo andare a riprenderci Marta perchè è fuori pericolo!
Nessuno ci poteva credere... dalla clinica sono stati eccezionali, hanno veramente fatto un miracolo!

Ma ahimè questa notizia viene dopo un'altra brutta notizia.
Non so come dirlo, non ci credo nemmeno io... Ieri andando in stalla abbiamo trovato Chiara morta. Chiara è una puledra di poco più di un anno. L'ha trovata mia moglie. Sicuramente è stata una colica. Ancora non ci credo. Ma possibile che capitino tutte insieme queste cose?

Prima del parto avevamo 4 asini e mai un problema! Ma com'è possibile?
La puledra è morta, la mamma si è salvata per un pelo ed ora un'altra puledra muore così...
Tutto nell'arco di 17 giorni.

Com'è possibile!?!?!

azz...!!!!!
se pascolano, non farle uscire, fai controllare anche il fieno. Potrebbe essere un problema alimentare: un'erba tossica cresciuta quest'anno o finita nelle presse con lo sfalcio. Tanto più se i veterinari non hanno riscontrato alcun virus o problema da insetti.

Bentornata Marta....

Ma cavolo! Come è possibile?
Dovete assolutamente investigare , sulle cause.
Tanti auguri per tutto il resto e ben tornata Marta

concordo con elcholo - fa sempre molto male qundo un asino ti muore, me è peggio se non sai perchè! La Chiara stava bene prima, non si vedeva niente?

Le cause delle due morti e del problema di Marta sono tutte diverse.

Chiara il giorno prima saltava e correva come fanno tutti i puledri. L'unica cosa che mi viene in mente è che per il periodo che Marta è stata in clinica (avevo le altre due asine da un amico) era sola; allora non l'ho mandata al pascolo per paura che sentendosi sola sarebbe scappata. Prima l'alimentavo con fieno a volontà, un po' di avena e un po' di pascolo (poco). Durante i 10 giorni che è stata sola, l'ho tenuta nella stalla con un piccolo recinto e quindi alimentata con fieno e avena. Tornate le altre asine, le ho riaperto il pascolo. L'erba era bagnata e forse questo cambiamento di alimentazione potrebbe averle fatto male. Infatti è morta il giorno dopo.

non mi posso imaginare che era solo per avere mangiato l'erba bagnata , soprattutto se prima gia era abituata a mangiare dell'erba... ma forse era una colica...

Si si, hanno detto che è stata una colica.
Ma non ho capito quale può essere la causa...

Bentornata asina Marta... mettici poi delle foto... siamo tutti curiosi di rivederla....

Stamattina sarei dovuto andare a prenderla, ieri m'hanno chiamato, hanno detto di aspettare perché l'è venuta la laminite per via delle cure massicce.

mi dispiace - coraggio a te ed a Marta!

E che cavolo! Coraggio ...

Fatti coraggio step! ...a 'dda passa' a nuttata!

La stanno operando ora,
ha appena avuto una colica, forse dovuta ad una occlusione data da una massa che non si sa cos'è. Questa massa l'avevano notata fin dall'inizio ma speravano non fosse causa di problemi. Siccome oggi sta malissimo, stanno tentando l'ultima chance.

sono abbastanza agitato

Allora? News?

Hai escluso che in zona ci sia qualche *stzo* e invidioso che te li sta avvelenando ?

E' morta sotto i ferri,
cioè, hanno staccato l'anestesia dopo aver visto il problema reale. Non ho ancora capito cosa aveva, mia moglie ha assistito all'operazione. Comunque hanno detto che era un problema che si portava dietro da alcuni anni. Prima che la prendessi io. Con la gravidanza questo problema s'è risvegliato ed ha portato a tutto questo.

Morale della storia:
in 3 settimane sono morti 3 asine su 5
abbiamo speso quasi 1000 euro tra cure e smaltimenti vari.
Fortunatamente abbiamo trovato delle persone splendide che hanno fatto del tutto per salvare Marta e per farci spendere il meno possibile. Mia moglie ha detto che durante l'operazione non era l'unica a piangere... grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato, vicine e lontane, amici o semi-sconosciuti di grande cuore!

Quando vado dalle due superstiti sento una tristezza incredibile... Sono rimaste solo loro, le più schive.

Ad andarsene è stata Marta, la capobranco, l'unica addestrata, sicuramente la più saggia. Sua figlia e Chiara, che l'avevamo presa con la mamma quando aveva circa 2 mesi. Era bella, molto intelligente e soprattutto molto affettuosa.

Ciao stecops,ti scrivo solo ora che la storia è finita ,perchè mentre parlavi di quello che accadeva,rivivevo quello che è successo anche a me un anno fa,e non mi venivano le parole per dimostrarti al mia vicinanza,ma in certe situazioni una parola è poco e due sono troppe,c'è sempre il pericolo di cadere nel banale o di ferire la suscettibilità delle persone.Adesso che è finita ti esprimo tutta la mia vicinanza e comprensione.Il possibile l'hai fatto per cui niente rimpianti o rammarichi.Lo so che è dura,ma dritto,petto in fuori ,un respiro profondo e ..avanti tutta!!! Fuori c'è tutto un mondo di asini che ti aspettano e hanno bisogno di te!!
P.s.In una cosa sei stato più fortunato di me:almeno a te hanno risparmiato l'onta dello smaltimento...

Ciao Stecops
ho cercato di scrivere qualcosa, ma poi cancellavo tutto, perchè nessuna parola, come dice garzingo, può esprimere quello che si sente dentro. Vi abbracciamo forte....

Come dice Garzingo ......... avanti tutta!

ciao stecops - non ho parole - mi fa ricordare la morte della mia tanto amata Mora 3 anni fa... mi dispiace moltissimo

ciao Ste...
tieniti cari i ricordi piu' belli nel cuore e tutto cio' che ti ha insegnato,regalato
cio' che avete vissuto assieme
poi prendi forza e coraggio e avanti avanti con il calesse!
ora il dolore...
ma arrivera' il giorno in cui riuscirai a sorridere pensandola

è un dispiacere che ci coinvolge tutti........

Dai Ste forza e coraggio!!!

mi dispiace tanto..è così difficile e straziante..queste esperienze ti lasciano una grande stanchezza, passerà e passerà anche il vuoto che senti quando vai dalle altre ragazze..loro sono rimaste ed hanno bisogno di voi..

Anche se ho già detto quello che sentivo,scrivo queste due righe per riportare in prima pagina questa situazione che mi sembra meritevole di restarci almeno per qualche giorno perchè non tutti passano per Raglio.com svariate volte al giorno.Lo ritengo quantomeno un gesto di rispetto e sensibilità.

mi dispiace, davvero tanto, e questa volta non so scrivere altro. O forse si: scegli un albero, un sasso, un luogo che ciascuna di loro prediligeva, e "sentile" ancora lì, vai a trovarle, pianta un fiore o un arbusto: il prendertene cura magari riuscirà ad attenuare quello straziante senso di impotenza e di dolore.

Non ho scritto niente fin'adesso perchè non sò cosa dire e non lo sò nemmeno ora.

Dalla parte di chi cura, il vuoto che lascia la perdita di una vita ti perseguita per tutta la vita. Mi associo al cordoglio unanime, con affetto.

grazie ragazzi
grazie veramente!