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MULI AL LAVORO
dentista il 07-Mag-2013 in Generica
"Passeggiando per Villa Borghese, all’altezza di piazza di Siena, si nota un singolare monumentino in bronzo, dedicato all’Umile Eroe: raffigura Scudela, il mulo degli alpini decorato con medaglia d’oro al Valor Militare alla fine della Grande Guerra. Fu donato nel 1940 dal suo autore, lo scultore Pietro Canonica, e posto di fronte alla Fortezzuola, dove l’artista aveva il suo studio e dove oggi è il Museo Canonica.
Scudela era il più resistente e coraggioso dei muli di una batteria di montagna che combatteva sulle Alpi nel 1915-18 e ogni giorno, per anni, ha portato sulla groppa il suo cannoncino per gli aspri sentieri di montagna, sotto la neve e sotto il fuoco nemico, fedele compagno del suo alpino da cui era inseparabile e di cui sapeva comprendere al volo ogni gesto e ogni parola.
Una mattina, durante un durissimo scontro, la batteria fu costretta alla ritirata e Scodella e la sua guida vennero dati per dispersi. Al calar della notte il mulo raggiunse i resti del reparto, ma senza il suo compagno, di cui restava solo il cappello con la penna nera. Dal 1957, però, Scudela non è più solo: alla sua statua è stata accostata quella dell’alpino, del medesimo scultore. “
di Cinzia Dal Maso

Se gli asinelli da bambino li avevo sempre davanti a casa a Maniago (PN) perché venivano col carretto al mulino, dei muli ne sentivo parlare solo dai soldati che sulle montagne della Carnia facevano il servizio militare… Alpini e artiglieria da montagna… Animali forti e cocciuti con i loro conducenti che a 20 anni erano orgogliosi di star fuori casa per 18 mesi… all’epoca chi veniva scartato per “insufficienza toracica” era considerato un Handicappato, “una mezza sega” ! Anche il mulo aveva le stellette come i militari e veniva marchiato a fuoco sullo zoccolo dal maniscalco che gli metteva i ferri… E quando il capitano faceva i suoi discorsi alle adunate … anche i muli si mettevano sull’attenti… ascoltavano attenti e capivano gli ordini impartiti dal superiore !
Inoltre il basto non doveva provocare piaghe da decubito… altrimenti venivi consegnato! (venivi punito con la mancanza di libertà ndr)
Leggendo l’articolo del mulo che è tornato a casa col suo carico di legna e motosega per avvisare che il padrone aveva avuto un incidente ed era caduto a terra incapace di muoversi, mi ha fatto ricordare il cappello d’alpino ritrovato infilato sotto il basto di Scudela e l’alpino che se lo era tolto perché aveva troppo caldo e gli intrigava nei movimenti…
Il mulo si era allontanato dal campo di battaglia ed era rimasto nascosto da qualche parte; poi di sera era ritornato al battaglione da solo !
Per concludere, con rimpianto vedo le nostre caserme alpine con le scuderie vuote e penso ai nostri uomini di governo che nel 1992 li hanno venduti tutti all’asta (le 2 regioni confinanti di Carinzia e Slovenia hanno mantenuto un piccolo manipolo di fanti da montagna coi muli): l’Italia è uno strano paese e la nostra democrazia fa i tagli sempre a nostre spese…

Commenti

In questo momento ci sono 3 commenti
Inserito da dentista il 07-Mag-2013 alle 14:05:56

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Altro appunto x chi non ha confidenza con la naja alpina: oltre al "cappello con la lunga penna nera" gli alpini avevano in dotazione anche un altro copricapo che veniva chiamato semplicemente "BERRETTO DA STUPIDO" per distinguerlo dal copricapo di rappresentanza...
Inserito da Nerone il 07-Mag-2013 alle 20:05:59

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la dismissione dei muli e' stata la perdita di una tradizione... ma non esageriamo con i romanticismi...

quei muli non facevano una bella vita... in tempo di pace marcivano chiusi nelle scuderie e in tempo di guerra finivano sventrati dalle cannonate...

Inoltre io conosco uno che ha fatto la naja negli alpini durante gli anni '70 e i suoi racconti parlano di frequenti incidenti anche con conseguenze molto gravi dovuti a calci ecc,

inoltre i "nonni" si divertivano a far incattivire con dispetti di vario tipo i muli delle reclute per renderli intrattabili e fare impazzire i novellini...

in generale non la ricorda per niente come una bella esperienza.

Oggi per fortuna il mulo sta' venendo riscoperto come animale da sella al pari del cavallo... lasciamo che sia questo il suo futuro, e che la guerra sia solo un suo lontano passato.
Inserito da dentista il 08-Mag-2013 alle 04:05:03

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http://www.youtube.com/watch?v=_iFqEd8-xFU

I MULI DI CENCIO (Aviano)lavorano nell'opera di disbosco in CANSIGLIO e sulle montagne pordenonesi...GLI ALPINI CON I LORO MULI sono stati in Russia (e della divisione Julia sono ritornati in pochi)e ad El Alamein (120 km da Alessandria d'Egitto).
Leggo con Piacere in un tuo BLOG DI APRILE 2012 che il tuo mulo è cambiato di carattere dopo che una ragazza ti ha impostato e ha cominciato a convivere con altri cavalli...
Per concludere voglio dire solo che gli equidi devono avere UN PADRONE CHE SI FA OBBEDIRE (la mia esperienza passata con 2 cani mi ha portato alle stesse conclusioni... UOMO + ANIMALE è il binomio vincente se a comandare è l'uomo e l'animale obbedisce); concludo dicendo che nella mia esperienza ho visto arrivare in pronto soccorso un contadino con un FRACASSO FACCIALE DA CALCIO DEL SUO CAVALLO (aveva perso la vista da entrambi gli occhi)
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