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di : ciuchino
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La pancia, appunto
Commenti : 9
ciuchino il 21-Apr-2011 in Generica
Lo so, è un cavallo, anzi una cavalla, la MIA cavalla, la MIA GRASSA cavalla. Non ne potevo più di quella ciccia, è vero la uso pochissimo e hanno sempre il fieno a disposizione nel portafieno, ma gli altri non erano poi così grassi, anche se lei era sempre la più affamata di tutti. Allora decisione drastica, prima di vederla inchiodata da una laminite la porto in un maneggio a Cologno Monzese, così la figlia di mia cugina, che sta imparando ad andare a cavallo può divertirsi con Andrea (la cavalla) che è molto tranquilla.
Dopo gli accordi del caso arrivo al maneggio "Mi raccomando, niente mangime, una buona dose di fieno mattina e sera e nulla più" Tutto a posto no? Cerrto. Dopo un paio di settimane, grazie al clima più caldo che fa cascare la pellicciona da montagna, le cure assidue di N. e la dieta, Andrea sembra in forma. Tutto a posto? Ri-cerrrto! Casualmente mi chiedono:" Ma tu hai uno stallone?" rispondo perplessa, chiedendomi dove vogliono andare a parare: "Sì, ma ha 24 anni ed è in pensione" , "Sicura dell’età?" , “Sì, ha i documenti, e poi, al massimo, gli anni li tolgono, non li aggiungono… perché?” , “No, sai, perché Andrea non è grassa, ma quella pancia a pera…” Mi giro verso la cavalla colpita da illuminazione Celeste, Oddio, lo stallone no, è nel box, ma ……. George, bastardo, sono anni che sei con le cavalle e non le hai mai guardate che cosa avete fatto????????????
Morale, quella zoc…, ops, quell’amore della mia cavalla e George, sapendo benissimo quanto mi piacciono i muli, ma non potendo io, deliberatamente, aumentare una famiglia già decisamente numerosa, hanno preso l’iniziativa e così, approfittando di un momento (anche più di uno, mi sa) di disattenzione, si sono appartati, et voilà, mi hanno regalato la più bella muletta esistente sulla faccia della terra. Tesoro della nonna! E’ nata il 20 aprile all’alba, assistita da un emozionatissimo Daniele, il titolare del maneggio, che ha chiesto (giustamente) di darle come secondo nome “Daniela”. Bene questo è tutto, per il momento, ovviamente vi inonderò di foto della nipotina, e appena il vet. darà l’ok, la porteremo a casa. Non vedo l’ora. Bacioni a tutti
P.S.: le foto della muletta non sono belle, ma avevo solo il telefono e non ho usato flash.
Ciao ragazzi
Commenti : 7
ciuchino il 07-Gen-2011 in Generica
E rieccomi. Innanzi tutto vi ringrazio per l’accoglienza, mi avete commosso, veramente. Avevo messo quelle foto così, un po’ per prova, perché dopo tanto tempo non osavo ripresentarmi, ma veramente non ero nello spirito (il tempo l’avrei anche trovato) di chiacchiere. Poco dopo essere andata a prendere i muletti a Bologna, mio padre, anziano e con problemi di “testa”, è caduto con conseguenze immaginabili. Abbiamo passato due anni veramente pesanti per noi e terribili per lui. Chissà perché possiamo porre fine alle sofferenza dei nostri amici a quattro zampe, mentre noi umani, a volte, dobbiamo soffrire fino all’ultimo secondo, ma! Comunque sono sicura che adesso sta bene e sta giocando con i suoi amati gatti. Questo è il punto della situazione, nel frattempo abbiamo cambiato casa, siamo in valle d’Intelvi e finalmente abbiamo abbastanza terreno per tutti, attualmente siamo a quota sei cavalli, George, ( i muletti arriveranno tra poco), una quindicina di galline, una decina di paperelle (anatre mute, simpaticissime) due cani (una di recupero) e due gatti di recupero. Rebecca ha avuto una puledra, ed è ancora al maneggio di Grandola con i muletti. Appena posso farò delle foto è aggiornerò l’elenco degli asini; in primavera dovrebbe arrivare una nuova fidanzata per George, stessa taglia, con la puledra di un anno che, casualmente, verrà dimenticata qui…:-)
Grazie ancora a tutti.
Mi viene un dubbio: si può parlare dei fatti propri in un blog? Bo’ io lo mando ugualmente, al massimo ci penserà elcholo a sgridarmi! Ciao e bacioni.
Sono nonna!
Commenti : 7
ciuchino il 14-Apr-2008 in Generica
Domenica 13 aprile, verso le 8 di sera, mi chiama il proprietario del maneggio, chiedendomi se eravamo già partiti per Milano, perchè stava partorendo l'asinella.

Eravamo ancora in zona e ci siamo fiondati lì, per fortuna intanto Fermo (il "maneggiatore") era intervenuto al volo, perchè il piccolo non era per nulla... piccolo, infatti si era bloccato all'altezza del torace e l'asina non spingeva più PANICO! Poi, grazie ad una bottiglia d'olio che c'era in cucina e a tanto sangue freddo è riuscito a tirarlo fuori senza danni, soprattutta per la mamma, infatti dopo 10 minuti era già in piedi.
Dopo un'oretta zompettava in giro, ma non tettava nè faceva la cacca. Allora... caccia alla farmacia di turno per acquisto di perettone e alè, finalmente il piccolo ha dato!!! Oggi il baby è più pimpante che mai, la mamma sta bene, e adesso c'è insieme anche la zia, che non voleva saperne di stare da sola; sono in due box da cavalli, comunicanti, ha tutto lo spazio che vuole per imparare a stare in equilibrio, speriamo che il tempo migliori, così tra un paio di giorni potrà uscire a conoscere il mondo.
:-))))))))))))))
Asini e lupi
Commenti : 0
ciuchino il 28-Mar-2008 in Generica
La giro così come l'ho trovata. Se è vera incrociamo le dita per il povero lupacchiotto!

La favola dell'asino e del lupo
Se la notizia che andiamo a raccontarvi non fosse apparsa sul quotidiano China Daily qualche tempo fa si potrebbe tranquillamente pensare ad una vecchia favola di Esopo o di Fedro, una di quelle che le nostre mamme ci leggevano quando eravamo bambini

Invece, come accade di sovente, la realtà supera spesso la fantasia e la morale che si ricava da questa storia è degna di quelle create dai due grandi favolisti classici. Albania, un giorno di primavera. Un vecchio asino ha lavorato per tutta la vita, trasportando carretti pesantissimi, basti sovraccarichi che avrebbero stroncato il motore di un trattore, uomini, legna, pietre, di tutto, insomma. Il padrone capisce che la povera bestia non gliela fa più, che la schiena e le gambe non sono più quelle di una volta, e che è ora di prendere una decisione drastica.
Contemporaneamente, un lupo giovane e inesperto si aggira nei boschi che ornano le montagne dell'interno, a circa quaranta km da Tirana. E' solo, probabilmente sta cercando una compagna con cui formare una famiglia, proprio come avevano fatto il suo papà e la sua mamma. E mentre si ferma ad odorare il terreno ricorda ancora quando era cucciolo, i bei tempi in cui con i genitori ed i fratelli giocava in mezzo alla neve, rotolandosi e rincorrendosi fino a perdere il fiato.
Mentre pensa a tutto questo con un misto di felicità e malinconia, non si accorge della trappola, una buca scavata nel terreno e coperta da foglie e rami. E' troppo tardi, cerca di aggrapparsi con le zampe al terreno ma non gliela fa e scivola giù. Ulula disperato chiedendo aiuto, ma inutilmente, nessuno può aiutarlo. Più tardi giunge un uomo che gli getta sopra una rete, ma lui, dopo aver provato per ore a saltare fuori dalla buca, è troppo stanco per reagire e si lascia catturare.
L'uomo, dopo averlo legato, lo porta al villaggio e lo chiude in una gabbia. Va in osteria a bere un bicchiere di acquavite, stanco ed orgoglioso della sua impresa, convinto che il lupo, in qualche modo, lo arricchirà. Mentre è seduto al tavolo incontra un suo vecchio compare e gli racconta tutta la storia. Questi, dopo averlo ascoltato, gli dice: “Ehi, ma il lupo dovrà pure mangiare prima o poi. Senti, ho un'idea. Se me lo paghi bene, ti vendo il mio asino, tu glielo infili vivo nella gabbia, il lupo gli salta addosso e se lo mangia”.
Detto fatto. I due vanno a prendere l'asino, lo portano dal lupo e lo infilano nella gabbia. Come in tutte le favole che si rispettino, a questo punto succede l'imprevedibile. Il lupo si avvicina all'asino, i due si odorano, si leccano e, da quel momento, diventano inseparabili. Anzi, quando qualcuno si avvicina alla gabbia, il lupo, spaventatissimo, si nasconde dietro il suo amico, che lo protegge da tutto e da tutti.
Il padrone del lupo, a quel punto, capisce che l'asino gli serve più da vivo che da morto. E infatti, di lì a poco, la notizia si sparge in tutto il mondo e centinaia di persone vanno a visitare la strana coppia, compresi giornalisti e fotografi che, per vedere e immortalare i due dentro la gabbia, sono disposti a pagare fior di quattrini. I quali giornalisti però, da bravi cronisti, raccontano la verità e cioè che l'asino e il lupo sono denutriti, vivono in uno spazio ristretto, e che il loro destino è segnato.
Nel giro di poco tempo su internet, attraverso numerosi forum, viene fatta una petizione per il rilascio dei due poveri animali e in breve sono centinaia le persone che rispondono all'appello. Mentre scriviamo, il popolo del web è riuscito a far liberare almeno l'asino, mentre il padrone del lupo è convinto di poter spremere ancora qualche soldo da questa storia e non ha alcuna intenzione di liberarlo. Come scriverebbero Esopo e Fedro, la morale è la seguente: gli animali sono migliori di noi - e questo si sapeva già - e le bestie, in questa favola dei nostri giorni, se non l'avevate ancora capito, non sono l'asino e il lupo.
di Uberto Martinelli
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