La favola stupenda dell'Asino di Pantelleria - Dalla tragedia di Arlecchino alla ricostruzione della razza

foto Asino Pantesco di Annalisa Santi.
Oggi le automobili, ieri, un ieri forse molto lontano per l'uomo di Pantelleria, u Sceccu che lo riceveva sulla groppa per portarlo ai campi, che tirava l'aratro e trebbiava nell'aia il frumento e l'orzo.
La sua presenza a Pantelleria risale prima dell'anno 40 d.C., data che segna la morte di Columella che nel De Rustica parla dell'allevamento di ottimi asini usati per produrre muli.
Animale di temperamento vivace, indispensabile e necessario per la vita di un tempo, lo si trovava quasi in ogni famiglia.
L'asino pantesco ha una taglia superiore rispetto agli altri asini, infatti la sua altezza dal garrese va da mt. 1,28 fino a mt. 1,40. Gli arti, anche se sottili, sono robusti e il piede è grande e forte; l'asino pantesco muove contemporaneamente gli arti del lato destro, alternandoli con quelli del lato sinistro, per cui si parla di andatura ad ambio o bifase. Le orecchie di media grandezza sono diritte, orizzontale è la linea del dorso, il mantello generalmente è di color nero, il muso è bianco, la pancia bianca e grigia e così anche la parte interna delle cosce. Il manto può essere bigio (bbraciu) oppure marrone chiaro (passurinu) o a chiazze di varie colore (schiaccatu).
L'asino di media taglia viene chiamato "scieccu", "sumere", "sciccazzu"; di piccola taglia "bburricu", "putru".
A contatto del suo dorso si metteva "a pezza d'incarne", sotto il basto le trapunte di cotone grezzo (i pezzi da bbarda), il basto (a bbarda). La barda si distingue "bbarda nica", elegante, serve per cavalcare, "bbarda granne", per il trasporto di merci.
Il puro sangue non esiste più, l'ultimo stallone fu "Arlecchino". Ritornava a Pantelleria per fecondare l'unica asina, ma per l'improvvisa rottura del cavo di sollevamento della nave, l'asino precipitò a mare e poiché impossibilitato a nuotare in quanto legato scomparve sottacqua.
Grazie all'intervento del Dott. Cavarretta, direttore del demanio San Matteo di Erice (Trapani), del Prof. Balbo, del Prof. Rognoni e della Dott.ssa Nogara dell'Azienda Foreste Demaniali di Palermo furono esaminati 200 esemplari per la ricerca dei requisiti richiesti, lavoro questo estenuante che portò i ricercatori a trovare i primi esemplari, Farfarello di razza pantesca al 95%, Acero all'85%, Argo all'80%.
Infine furono scelte le fattrici Adele, Acacia, Agata. Pertanto nella struttura di Erice sono nati tre nuovi esemplari ed intanto al gruppo si aggiunge Gina, un'asina dal rarissimo mantello sorcino proveniente da Pantelleria e precisamente da Sibà, venduta dal suo proprietario all'Azienda ericina per la riproduzione.
La ricostruzione della razza "du sceccu" faceva ben sperare.
Ed è del 16 maggio 2007 l'articolo dell'ansa/ ambiente che segna la svolta
"L'asino di Pantelleria, quasi estinto, sta per tornare a casa. 4 esemplari partiranno dall'Allevamento San Matteo di Erice alla volta di Pantelleria, grazie al recupero della razza asinina pantesca portato avanti dall'Azienda Foreste nell'Allevamento San Matteo di Erice (TP).
BOURBON, FELICE, IGNAZIO e LUCIANO, saranno i primi asini a lasciare l'allevamento per solcare nuovamente quell'isola che i loro padri, instancabili lavoratori, avevano contribuito a rendere grande, prima che la guerra e l'avvento della meccanizzazione agricola li costringessero all'esilio, pregiudicando la purezza della razza."
Il momento di gloria del ritrovato asino di Pantelleria continua a Fieracavalli di Verona
E' stato infatti un tripudio per i due esemplari adulti e soprattutto per i due piccoli di asino pantesco, uno dei quali di appena un mese, giunti a Verona in occasione di Fieracavalli 2007.
Nonché per Gina, Laura e Mirella, tre fattrici di asino pantesco, provenienti dall’allevamento pilota di San Matteo ad Erice andate a Verona per rappresentare il made in Sicily, in occasione dell'edizione della Fieracavalli 2008.
Una festa soprattutto per i tantissimi bambini accorsi a conoscere questi simpatici e docili animali, ospitati in un apposito ring ubicato proprio all'interno del "Salone del Bambino".
Una favola stupenda quello dell'asino di Pantelleria, scritta grazie all'impegno, alla competenza e alla passione degli uomini dell'Azienda Foreste, che hanno creduto nell'utopico progetto di riportare in vita una razza, tra le più nobili del mondo asinino, praticamente estinta. Una favola che ha raggiunto il suo lieto fine proprio con la reintroduzione a Pantelleria dei primi 4 esemplari di asino pantesco, dopo un percorso ad ostacoli lungo un ventennio, che ha avuto la sua culla nell'allevamento San Matteo e che ha portato il 16 Febbraio 2006, questa razza all'iscrizione nel registro anagrafico delle razze/popolazione equine riconducibili a gruppi etnici locali.
le notizie qui riportate sono state tratte dai siti:
www.pantelleria.com - da www.ansa.t/ambiente - www.ecodisicilia.com/verona
Fonte : http://www.equitando.com/ |