Con due lauree in tasca è finito ad allevare asini di razza sull'isola sarda di San Pietro
Si trova all'Isola di S. Pietro, in Sardegna, il piu consistente allevamento di asinelli sardi, specie vicinissima all'estinzione: dall'ultimo censimento in regione ne risultavano circa 120. Nell'isola del Sulcis, famosa per ospitare le ultime tonnare, Giorgio Mazzucchetti, due lauree (chimica e agraria) e una passione per gli animali in via di estinzione, ha deciso di fermarsi, lasciare la vita milanese e mettere su un allevamento di asinelli, ormai più di 50
L'obiettivo è incrementare la razza, scongiurare il rischio estinzione e magari ripopolare l'isola dell'Asinara, dove i pochi asinelli rimasti sono in stato di abbandono, ormai incrociati con altre razze. Da quando è stato dismesso il carcere, nonostante la creazione del parco, la situazione dell'isola è peggiorata.
Anche la situazione del cavallino della giara, altro endemismo sardo, è molto difficile.
In tutta la Sardegna ci saranno oggi 150 asinelli, qualcun altro sarà in montagna, ma il rischio d'estinzione è grande nonostante l'animale, nella sua varietà sarda, sia molto resistente alle malattie e si accontenti di poco. Mangime e fieno dunque non possono mai mancare nell'allevamento di Mazzucchetti, che possiede anche due cavallini argentini.
Originario dell'Etiopia, il piccolo asino pezzato bianco (non supera il metro di altezza) sarebbe stato introdotto in Sardegna nel Terzo millennio avanti Cristo. La fine del suo uso come animale da trasporto e la sua carne dolce ne hanno quasi provocato l'estinzione, anche perche' questo equino ha tempi di riproduzione molto lunghi: la gravidanza dura 11 mesi.
Mazzucchetti non riceve alcun finanziamento se non i contributi volontari dei turisti che, diretti al faro di Capo Sandalo o alla deliziosa spiaggia di Cala Fico, si fermano a visitare l'allevamento, per la gioia dei bambini.
Delle otto specie principali di asini italiani (romagnolo, ragusano, Monte Amiata, Martina Franca, grigio siciliano, Pantelleria, sarda e asinara) quella sarda è probabilmente la più a rischio, assieme alla sua varietà albina, quella dell'Asinara.
Fonte : http://www.equitando.com/ |