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(AGI) - Sassari, 9 lug. - Secondo la Fao, gli asini sardi, in particolare quelli che vivono sull’isola dell’Asinara, sono a rischio estinzione, ma il recupero e l’allevamento di questi animali potrebbe dare nuovo impulso all’economia, dal settore alimentare alla cosmetica, fino all’assistenza ai disabili psichici. E’ stato questo il tema affrontato nel seminario che si e’ tenuto oggi nella sala convegni della Camera di commercio di Sassari, organizzato dalla Coldiretti provinciale e dal consorzio Allevasini. All’incontro, durante il quale ci si e’ soffermati soprattutto sulle opportunita’ economiche offerte dal latte d’asina, oltre ai dirigenti locali di Coldiretti Tonino Fressura e Gianni Vacca e al presidente regionale dell’associazione di categoria Luca Saba, hanno partecipato tecnici e esperti del comitato tecnico operativo del consorzio Allevasini e della facolta’ di Veterinaria dell’universita’ di Sassari, che hanno discusso in particolare del contratto di filiera, strumento previsto dal ministero delle Politiche agricole, nell’allevamento degli asini, e delle possibilita’ di finanziamento.

Secondo il direttore di Coldiretti Gianni Vacca, la riscoperta del latte d’asina e’ “una nuova sfida economica per il mondo agricolo da una parte e per i consumatori dall’altra: oltre ad essere una valida alternativa per il latte materno, il latte d’asina soddisfa indubbiamente le varie esigenze del mercato costituito da adulti ed anziani”. In Italia nascono ogni anno circa 15 mila bambini con allergie gastrointestinali dovute a intolleranza al normale latte di mucca e, per quelli che non possono essere allattati al seno, il latte d’asina che ha caratteristiche simili a quello materno rappresenta una valida alternativa per non far mancare un nutrimento essenziale alla crescita. (AGI)

Fonte : http://www.consumatori-oggi.it