Prendi un carretto con due asini. Aggiungi un pannello solare che carica una batteria e hai risolto buona parte dei probemi dei contadini africani. Ecco il cugino, povero ma "rinnovabile", del Suv
Nelle campagne africane è ormai molto frequente osservare uno strano veicolo che pare uscito da un sogno felliniano. Dall'antica collaborazione uomo-animale, unita all'idea di una fonte rinnovabile sempre disponibile in Africa, nasce Happy. È il cugino povero, ma certamente più ecologico, del Suvb.
Si tratta per la precisione di un Fuv (Farmer Utility Vehicle), un carretto trainato solitamente da una coppia di asini, che ha la particolarità di essere dotato di pannelli solari. Sotto il sedile del guidatore c'è una batteria di 12 volt che immagazzina l'energia solare catturata dai pannelli.
È così possibile alimentare i telefoni cellulari, le luci di emergenza anteriori e posteriori montate sul veicolo, e persino un piccolo tubo al neon che fa luce durante la notte. Finora, la strana vettura si è dimostrata molto utile per il trasporto dei turisti; ma tenuto conto che è possibile installarvi anche un depuratore d'acqua, aumentano anche le possibilità, per i piccoli imprenditori che decidessero di investire nei Fuv, di guadagnare un po' di più.
E forse non è lontano il giorno in cui, montando su un carro un po' più grande una cabina telefonica per cellulari, un bazar e una rivendita di acqua potabile, Happy diventi ancor di più un veicolo multifunzione.
Fonte : http://www.lanuovaecologia.it |