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Data inserimento : 30-05-2007 22:07:24 | |
Nick : elcholo | |
Titolo : SALUTE: COLDIRETTI, ARRIVA “L’ASINERIA” CONTRO IPERTENSIONE E DISAGIO | |
Testo : | |
(PRIMA) ROMA - Arriva l’asineria utile per combattere l’ipertensione, ma anche nelle terapie contro le disabilità, dall’autismo alle patologie psico-motorie. Ne dà notizia la Coldiretti nel sottolineare che la novità nasce in un’azienda agricola di una decina di ettari a Maracalagonis, in provincia di Cagliari e punta sull’inclusione sociale di soggetti disabili a diverso titolo, attraverso il contatto con gli asinelli sardi. La prima “Asineria Sociale della Sardegna”, con venti asinelli di razza sarda docili, sereni e addestrati è una iniziativa molto seria che può contribuire a restituire il sorriso a chi è in difficoltà attraverso l’onoterapia: "una disciplina che - sottolinea la Coldiretti - permette la rieducazione motoria e affettiva e che utilizza come stimolo la relazione con gli animali grazie alla mediazione di un operatore specializzato". "Il miglioramento delle relazioni umane e il benessere della persona - prosegue la Coldiretti - sono gli obiettivi di questa terapia avvalorati da numerosi studi che hanno dimostrato come la pet therapy basata sul contatto con gli asini provochi il consolidamento dell’autostima e della socialità e l’aumento della motivazione". Un progetto importante, promosso dalla Coldiretti, che vede l’azienda agricola al centro di una importante iniziativa di inclusione sociale e che nasce nella tenuta Is Alinos, dell’imprenditore Nanni Pinna. A curare il progetto e a sostenere l’attività dell’impresa agricola è la cooperativa sociale l’Alchimia della quale fanno parte medici ed esperti nella cura delle patologie psicomotorie da tempo impegnati nella sperimentazione nelle scuole e con alcuni ragazzi autistici. Stare vicino, camminare al fianco degli asinelli sardi, accarezzarli, sono gli elementi principali della fase terapeutica. "Con l’asino è possibile avviare un percorso educazionale, emotivo ed affettivo, senza l’aiuto di farmaci o psico farmaci" spiegano gli esperti del consorzio Alleva Asini promosso dalla Coldiretti. La pet therapy, oltre la rilevanza terapeutica, offre l’opportunità di un rilancio dell’asino di razza sarda, che dopo un periodo buio, con rischi per la stessa sopravvivenza della razza, oggi vede nuove condizioni favorevoli all’allevamento. "Il boom per l’allevamento di asini riguarda tutta Italia ed è dovuto anche - sottolinea la Coldiretti - alla riscoperta delle proprietà del latte d'asina in medicina a causa dell'aumento delle allergie nei bambini e in cosmetica per rispendere alle esigenze femminili. La domanda crescente del mercato e le caratteristiche proprie del simpatico animale hanno stimolato l'interesse di un numero crescente di aziende, presenti sopratutto nelle aree interne del Paese, che hanno riscoperto questa forma di allevamento importante per l'ambiente e la biodiversità". Le razze asinine, oltre all'onoterapia, sono state di recente reinserite in programmi di nuove utilizzazioni di interesse sociale ed economico, come l'onoturismo (escursioni a dorso d'asino) e l'onodidattica (lo studio dei comportamenti del “somaro”). "In Italia - precisa la Coldiretti - sono oggi allevati poco meno di cinquemila asini in circa 200 allevamenti con in media circa 15-20 animali in lattazione a rotazione, anche se non mancano 3 o 4 strutture che ne allevano ciascuna un centinaio". "La maggiore concentrazione delle aziende che allevano asini - prosegue la Coldiretti - si trova in Sicilia (70-80 aziende) e in Abruzzo (10-20 aziende) mentre le razze italiane particolarmente idonee alla produzione di latte sono l'Amiatina (Toscana con circa mille animali), Martina Franca (Puglia con poco più di trecento animali) e Ragusana (Sicilia con più di millecinquecento animali)". "L'ultimo studio della FAO riconosceva che in Italia - sottolinea la Coldiretti - esistono otto varietà delle quali cinque (Asinara, Martina Franca Pantelleria, Romagnola e Grigio siciliano) sono con grado di rischio critico e tre (Amiatina, Ragusana e Sarda) in pericolo". "Si stima - conclude la Coldiretti - che a livello nazionale la produzione di latte raggiunga circa i duemila litri al giorno per un quantitativo di 700mila litri l'anno per effetto di una resa media giornaliera di 3- 4 litri per animale". (PRIMA) | |
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