Sono arrivati a quota 145. In due anni sono aumentati del venti per cento - FOTO
PORTO TORRES. In due anni gli asini bianchi dell'Asinara sono aumentati del 20 per cento. Oggi la popolazione presente sull'isola-parco è calcolata attorno alle 145 unità e l'incremento indica il buono stato di salute e le condizioni ambientali ottimali del luogo dove i simpatici animali vivono. Le ultime rilevazioni arrivano a conclusione del censimento portato a termine dall'Osservatorio faunistico che ha sede a Tumbarino e che - nelle intenzioni del presidente del Parco Pasqualino Federici - è destinato a diventare un centro di interesse internazionale, capace di richiamare scienziati e studiosi da tutto il mondo.
Dall'ultima stima fatta nel 2009 di 110 asini bianchi presenti sull'isola si è passati, dunque, a 138-145: una crescita forse inaspettata (almeno non in proporzioni così evidenti), che può essere spiegata anche con la diminuzione della pressione degli animali rinselvatichiti e con le stagioni favorevoli per quanto concerne le precipitazioni piovose.
I tecnici dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) Danilo Pisu e Cristina Fiesoli, insieme alle collaboratrici Ilaria Fozzi e Stefania Piras del Centro studi fauna, hanno terminato da poco l'indagine che ha permesso anche di foto-identificare più del 60 per cento della popolazione censita, con qualche difficoltà solo per quegli esemplari presenti nelle zone più impervie dell'Asinara. L'attività ha documentato il buono stato di salute generale degli asini bianchi, soprattutto dei maschi che hanno la tendenza a ingaggiare lotte cruente, specie nel periodo riproduttivo, per la conquista delle femnmine. Non ci sono state esigenze di particolari cure sanitarie e i vecchi segni di «battaglie» dei maschi dominanti hanno permesso di stilare delle vere e proprie "carte di identità" con relativi "stati di famiglia"
«Una base da cui si partirà per le elaborazioni del successo riproduttivo della popolazione - ha detto Danilo Pisu -; contestualmente al censimento su base morfologica, è stato avviata una importante raccolta biologica per la definitiva caratterizzazione genetica degli asini albini. Servirà per conoscere la provenienza e stabilire se vi sono forme di inquinamento genetico della popolazione di origine».
L'Osservatorio faunistico del Parco nazionale dell'Asinara ha ora in programma anche il censimento degli asini grigi e quello ancora più impegnativo dei mufloni. L'attività comincerà dalla metà di settembre a andrà avanti sino a dicembre. Dal 3 all'11, invece, è previsto un corso internazionale di inanellamento scientifico con la partecipazione di ricercatori italiani, spagnoli e catalani. Con le reti saranno intercettati uccelli che stanno migrando verso le zone di svernamento dell'Africa e si cercherà così di approfondire lo studio di fenomeni migratori che interessano l'Asinara e il Mediterraneo.
Fonte : http://lanuovasardegna.gelocal.it
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Data inserimento : 21-09-2011 13:14:17 | Nick : Spirit | Testo : | Razza come patrimonio genetico da salvare, come tradizioni da mantenere e rivalorizzare.
Sono stato due anni fa in vacanza in sardegna e, tra spiaggia e mare, s'è visitata l'Asinara, ex isola di carceri, ora isola degli asini bianchi. Vedere gli asini nella loro terra in piena libertà è spettacolare e leggere l'articolo “Asinara, cresce la colonia di asini bianchi”, mi ha fatto sorridere...
Tra l'altro lo sapevate che in realtà l'asino dell'asinara deriva dall'asino egizio, anch'esso bianco ma di taglia più grande, ed in teoria è "approdato" all'asinara perchè una nave che portava asini dall'Egitto alla Francia è naufragata in quel dell'isola sarda, e da lì si è pian pian formata la razza autoctona dell'asinara... |
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