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Data inserimento : 07-11-2006 15:25:13 | |
Nick : elcholo | |
Titolo : Un museo per le carrozze d’epoca | |
Testo : | |
Foggia - Allestire un museo permanente di carrozze d’epoca. E’ quello a cui in questi giorni hanno cominciato a lavorare all’Istituto di Incremento Ippico di Foggia con l’obiettivo di non far perdere la memoria, di testimoniare le vive tracce del passato che qualcuno vuole cancellare, ma che di fatto pulsa e respira ancora. Anzi. Non si è mai fermato. Basta farsi un giro per l’Iriip per intuire che, in quello spazio in cui il tempo pare essersi fermato, la vita è sempre in fermento. Francesco Troiano e Giuseppe Curci, dell’ufficio Incremento Ippico, si mettono a disposizione de “Il Meridiano” e mostrano quello che sta nascendo. «Abbiamo ristrutturato la vecchia rimessa delle carrozze – dice Francesco Troiano – dove un tempo venivano custoditi anche i finimenti ed il sellame. Stiamo preparando una sorta di museo di carrozze d’epoca che ci piacerebbe mettere a disposizione del territorio, anche se non sappiamo quando sarà ufficialmente pronto». La settimana scorsa, quindi, è iniziata l’opera di ristrutturazione della pavimentazione della vecchia rimessa, è stato dato il via all’allaccio dell’impianto di illuminazione e sono già in calendario altri interventi di riqualificazione della struttura. D’altronde, il futuro museo ospiterà circa 33 carrozze dal sapore antico, come la coupé e la Vittoria, che risalgono all’ottocento, o calessi da servizio. Di queste, più di una decina di carrozze sono di proprietà dell’Iriip; ventuno calessi, invece, sono stati donati al prestigioso Istituto da Michele Pedone, un agricoltore foggiano. Le carrozze che già si trovano nell’ex-rimessa e che saranno esposte per rivalutare l’Iriip, vengono dall’Europa e dall’America. Sono testimoni di storia, di memoria. Oltre ai calessi, dunque, gli organizzatori del progetto puntano a far compiere un salto indietro nel tempo ai possibili visitatori: «Prepareremo un angolo per i finimenti, per il sellame e per la pesa utilizzata per mettere sulla bilancia il fieno» aggiunge Troiano, che poi apre le porte delle stalle. Stalloni murgesi e asini di Martina Franca, in tutto un centinaio di animali, popolano ancora oggi l’Iriip, il centro di Incremento Ippico continuamente “sotto sfratto” per via della non facile convivenza con la facoltà di Economia dell’Università di Foggia. Al centro della grande area verde, c’è anche la giostra meccanica per la doma dei cavalli prima di portarli in qualche fiera o ad altri eventi. Senza dimenticare, il ruolo principale della struttura: essere stazione di fecondazione: «Veniamo contattati dagli allevatori – aggiunge Troiano – per la stagione della monta. In questi casi, inviamo un nostro stallone per il periodo necessario alla monta, che costa circa 50 euro a fecondazione». Intanto, i cavalli scalpitano ed il lavoro da fare per veder sorgere l’importante museo delle carrozze d’epoche è tanto. E domani mattina, nell’ex maneggio Nannarone trasformato in aula magna universitaria, il ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli, inaugurerà il nuovo anno accademico dell’Ateneo di Foggia. La diatriba tra Iriip e Università si protrae da diversi anni: con la legge del ’95 la Giunta regionale è stata autorizzata “a concedere il compendio immobiliare ex Iriip, costituito dai corpi di fabbrica esistenti e relative pertinenze, con diritto di superficie per la durata di 99anni, all’Università degli Studi di Bari per l’espletamento delle relative attività didattiche e amministrative”. Poi, con l’istituzione dell’Università di Foggia, l’Ateneo è subentrato a tutti gli effetti nella titolarità dei rapporti giuridici facenti capo all’Università di Bari. | |
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