Ritengo che siano eccessive, a mio modesto avviso, le une e le altre considerazioni; a proposito di burocrazia, sul fatto di censire la popolazione equina e di dotare di "dignità" anche gli asini con passaporti e microchip sia stata una "trovata" che vada a favore dei nostri animali, in questi 6 anni abbiamo visto persone che neanche sapevano dei permessi dell'asl e tantomeno del libretto, asini scambiati, macellati, rimacellati con un solo libretto.
Quindi dal punto di vista cultura non è stato così un dramma, anzi, io di animali ne ho 40 per cui credo di poter dire anche qualcosa cosa in fatto di spese per animale per microchip.
Sui palii c'è poco da dire, ci sono alcuni posti in cui gli animali sono quasi divinità perchè vincono, ma, alle prime debacle, il loro declino è segnato: "salamini e quant'altro", stessa sorte per i cavalli, vedi ultimo filmato sui rai due.
Questa purtroppo è una delle verità, ma, credo che non possiamo salvarli tutti.
C'era già qualcuno, noto imprenditore italiano, che diceva risorse infinite a costo zero.
Gli asini dovrebbero:
- vincere, correre, possibilmente consumare poco, stare sempre bene, vincere in modo che la rendita sia totale, senza costi, senza spese mediche, fieno, autorizzazioni, ecc.ecc.
Ovviamente tutto a favore della loro sopravvivenza, magari in un box di 2 metri per 2. |