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Titolo : FiammettaAutore : MularoData inserimento foto : 09-03-2009 alle ore 15:18:31Dimensione : width="600" height="877" Grandezza : 45 KbN° Viste : 1337 volte | |
Commento del 06-03-2010 alle ore 01:42:43 inserito da Mularo Testo : La lana non è tenuta dalla tela ma dai cosiddetti "punti", cioè uno spago cerato passato con un grande ago , tipo quelli dei vecchi ciabattini, e tirato con più forza possibile. La lana inizialmente occupa un grande volume, poi gradualmente prende la forma dell'animale cui il basto è destinato (la cosiddetta "doma" del basto), così che ogni animale ha il suo basto preciso su misura, per questo non ne rimane fiaccato (anche se , a dir il vero, bisogna stare attenti nelle prime fasi perchè, come per le scarpe nuove, qualche vescica nei punti di maggior pressione o sfregamento può facilmente insorgere). | |
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Commento del 05-03-2010 alle ore 15:57:08 inserito da Nerone Testo : Grazie per l'informazione, molto interessante! Evidentemente per qualche motivo, qui' in Lunigiana, i nostri bastai locali (anche qui' ne abbiamo uno ancora in attivita') costruiscono solo il tipo "Cantianese" infatti tutti i basti (tanti) che ho visto tra fiere e mulari, avevano tutti le stesse caratteristiche di base: larghi e arrotondati, e rivestiti di tela. Quando tempo fa' ho visto per la prima volta in fotografia il basto "cappadocciano" ero rimasto perplesso, non riuscivo a capire come fosse fatto e pensavo si trattasse semplicemente di uno basto molto stretto e con il rivestimento malamente riparato... invece... non si finisce mai di imparare! Ma come fanno a tenere al suo posto la lana senza il rivestimento di tela? | |
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Commento del 05-03-2010 alle ore 01:19:44 inserito da Mularo Testo : Il basto ha la lana a vista. Si tratta di un basto "cappadociano" dal nome del paese dove c'erano molti artigiani che li producevano, mentre quelli descritti da te sono i "cantianesi" appunto da Cantiano, il paese dove venivano per tradizione prodotti. Credo che a Cantiano sia attivo ancora un bastaio, o comunque potresti informarti. Alla peggio io ne ho uno di quel tipo che forse venderò perchè non uso più da tempo. Comunque ai basti "cantianesi" preferisco i "cappadociani", non è un caso se non uso più quel modello. I "cappadociani" essendo più "appuntiti" cadono di più ai lati del mulo mantenendo un maggior equilibrio al carico. Con i "cantianesi" forse non sono bravo io, ma non mi ci son mai trovato bene. | |
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Commento del 04-03-2010 alle ore 21:59:07 inserito da Nerone Testo : il basto ha l'imbottitura in lana "a vista" senza rivestimento? dalla foto non si capisce bene. I basti pesanti da lavoro che abbiamo qui' nell'appennino ligure-toscano (ci sono ancora diversi mulari in attivita' che li usano) sono un po' diversi: sono imbottiti di crine e sono rivestiti di tela pesante, e la parte superiore e' rivestita interamente di pelle, gli archi in legno solitamente sono esterni ma a volte sono anche interni all'imbottitura. Inoltre anche la forma generale e' un po' diversa, i nostri basti non sono cosi' "appuntiti" verso l'alto, hanno una forma ad arco piu' arrotondata e larga, praticamente a semicerchio. Ho uno di questi basti che sto' restaurando, si vede nel thread "riparazione basto" nella sezione "parliamo di" Purtroppo era un basto da asino e quindi troppo piccolo per il mio mulo Nerone, prossimamente appena lo trovo, ne prendero' un'altro piu' grosso per usarlo su Nerone per portare a casa la legna da ardere. | |
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Commento del 28-03-2009 alle ore 10:07:37 inserito da elcholo Testo : Grazie Mularo! Conosco la tua linea internet lenta ma non hai scuse per quanto riguarda una bella foto con una macchina digitale grande con qualche dettaglio di basto per tutti gli amici di Raglio.com | |
Commento del 28-03-2009 alle ore 10:00:45 inserito da Mularo Testo : Per Natur Di foto ne ho poche e poco chiare, ma se hai possibilità di vedere i video trovati da Raglia credo non ce ne sia bisogno. Io comunque se trovo qualcosa di utile te lo invio | |
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Commento del 28-03-2009 alle ore 09:57:39 inserito da Mularo Testo : Grazie Raglia per la ricerca compiuta in rete. Credo di aver trovato anche il video nostro ma per il solito problema di "linea lenta di montagna" non riesco ad aprirlo. Il link è il seguente: http://www.raglio.com/news/index.php?var=inserisci&id=583 Buona domenica e porta dei fiori freschi a Fiorella | |
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Commento del 27-03-2009 alle ore 12:52:29 inserito da ragliaconnoi Testo : Muli. http://www.youtube.com/watch?v=ovJUHXeciGM&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=Lu6E6PGaT9E&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=U5dEEtOveGs&feature=related Elcholo c'era un fimato sui trekking di "La Mulattiera" dov'è finito? | |
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Commento del 27-03-2009 alle ore 06:42:19 inserito da natur284 Testo : Ti ringrazio per l'articolata risposta.Non avevo dubbi sul trasporto in discesa ed è in questi frangenti che il peso aumenta per l'inerzia tra un passo e l'altro e l'equilibrio diventa più instabile.Non ho occasione di vedere questi opertaori sul terreno e mi piacrebbe ,se posibile, vedere qualche foto.Indipendentemente da tutto la mia solidarietà a quei muli. | |
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Commento del 27-03-2009 alle ore 00:53:14 inserito da Mularo Testo : Ciao Natur Ti confermo quello che ho scritto. Se vuoi vederlo con i tuoi occhi, basta che tu vada a cercare un mularo che ancora "smacchia" con i muli per vederlo dal vivo. Non so dove tu viva, ma puoi trovarne ancora operosi in varie parti dell'Appennino, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Abruzzo... Ovunque ci siano pratiche di governo dei boschi su versanti montani molto declivi e dove altrimenti la legna potrebbe essere portata via soltanto con l'elicottero. Ti consiglierei di andarne davvero a cercare qualcuno perchè è molto interessante vedere quello che riescono a fare uomini e animali. Riguardo il peso, e l'uso corretto o meno dell'animale, da quello che ho potuto osservare direttamente, come in molte professioni o mestieri quasi tutto dipende dalle capacità, sensibilità e intelligenza della persona che conduce l'attività. Appunto, come scrivevo, conosco un mularo che conduce unicamente questa attività lavorativa, possiede dodici muli da lavoro più qualcuno in doma attualmente, e in circa 12 anni che lo frequento ha perso solamente un mulo, per un qualche virus e non per incidente di lavoro. I suoi muli tra l'altro sono uno spettacolo a vedersi per quanto sono belli, lucidi di pelo e possenti, in salute. Al contrario, ne conosco altri più "avventati" di cui senz'altro non si possono cantare le gesta. Il peso poi che può trasportare un animale, premesso che per la maggior parte si tratta di percorsi in discesa e generalmente tratte brevi, max 30-45 minuti, dipende da quanto è grande l'animale stesso (e anche da quanto ci tiene il conduttore, chiaramente). Come ti dicevo, nelle zone Umbre/Marchigiane i muli sono un pò più piccoli dei cosiddetti "francesi" che si usano in Abruzzo, generalmente pesano intorno ai 500-600 kg, e il carico medio per loro è sui 200 kg. Nei Monti della Laga (Abruzzo) si trovano invece animali giganteschi (700 kg) e il carico dei più grandi arriva anche ai 300 kg. Comunque un mularo intelligente ci tiene ai suoi muli e sa come farli vivere in salute e più a lungo possibile, anche perchè da questi dipende la sua vita e quello che darà da mangiare ai suoi figli. Purtroppo non sempre le persone sono estremamente acute, ma questa è un'altra storia... | |
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Commento del 23-03-2009 alle ore 08:41:18 inserito da natur284 Testo : Avevo gia scritto ma per il noto problema di mantenimento del log non è partito. Se prendiamo dei tronchi ,lunghi un metro,del diametro di 24 cm. ce ne vogliono nove(32 kg.cada) per arrivare a circa 300kg. Ora a prescindere dal peso ENORME ,ci sono dei seri problemi di baricentro e di conseguenza , tenuto conto delle asperità del terreno ,di stabilità e di incolumità dell'animale. Alla luce di questo ti chiederei di confermare o smentire tale affermazione;soprattutto per quei poveri animali.Grazie. | |
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Commento del 20-03-2009 alle ore 17:48:46 inserito da Mora Testo : ciao mularo grazie per la tua risposta, mi allegro si metti delle altre foto di questi basti. Mi interessano perchè in estate faccio molto trekking nella montagna, e secondo me per pesi un po piu grandi ci sono pochi basti buoni - la piuparte dei basti che si possono comprare oggi sono basti per poco peso/ piccole passegiate. Io lavoro con basti militari svizzeri che anche pesano molto, ma si possono arreglare benissimo all' animale. Certo che per gli asini sono un po pesanti, ma con questi basti non ho mai avuto problemi, ni problemi d'equilibrio, ni problemi di lesioni dell'animale. Io personalmente n o ho bisogno di altri basti (forse ci sono altri che si interesserebbero?), ma semplicemente mi interessono. | |
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Commento del 20-03-2009 alle ore 17:08:33 inserito da Mularo Testo : Ciao. Scusate il ritardo nel leggervi ma effettivamente non mi inserisco spesso in Raglio, per problemi di "linea lenta di montagna". Fiammetta, la mula della foto, è un esemplare bello, effettivamente. Non l'ho mai misurata, quindi a occhio direi che è un 1,55-1,60, insomma qualcosa di più di 1,50. Il basto è il tipico basto che usano in centro Italia per la legna. In particolare, questo modello di basti si definisce "Cappadociano" perchè gli artigiani più famosi erano della zona di Cappadocia, un piccolo comune a confine tra Lazio a Abruzzo. Per me sono basti fantastici dal punto di vista della sanità animale: sono molto pesanti, ma il peso è dato dalla gran quantità di lana pressata e tirata dagli artigiani. La lana così disposta fà sì che il peso della soma si distribuisca sul corpo del mulo senza andare a piagarlo nè a pesare sulle zone deboli. I "mulari" abruzzesi arrivano a caricare sui loro animali più grandi, i cosidetti "francesi", anche 250-300 kg di soma. In Umbria gli animali usati sono un pò più piccoli, tipo Fiammetta, e caricano all'incirca soltanto 200 kg si soma (!). La quantità, a dirla così, fa impressione, ma ho conosciuto personalmente molti di loro e i loro animali,e ho potuto verificare che, nonostante il lavoro impegnativo che svolgono, il loro basto li preserva per bene da problemi che spesso insorgono per carichi molto più lievi. Fiammetta, la mula della foto, l'ho presa da un mio amico mularo, ha almeno 24-25 anni, ha lavorato con loro per almeno 18-19 anni, e ancora salta e corre in montagna senza problemi, difende gli asini del branco e il suo cavallo preferito, e occasionalmente ci accompagna in trekking leggeri magari portando il pronto soccorso o altro materiale di poco peso. Non ho molte foto dei basti, pubblico quelle dove si vede meglio. Se sei interessata, te ne posso scattare qualcuna con più particolari e inviartela. Si possono costruire basti simili anche per gli asini, il problema però è che gli artigiani che li fanno sono pochissimi, ormai, e bisogna un pò andarseli a cercare. Se siete interessati me ne posso interessare. Ciao | |
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Commento del 10-03-2009 alle ore 09:08:21 inserito da msigis Testo : Bell'esemplare . Complimenti! Quanto è alto ? | |
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Commento del 09-03-2009 alle ore 23:59:04 inserito da elcholo Testo : Questo è un "signor" basto! | |
Commento del 09-03-2009 alle ore 18:25:59 inserito da Mora Testo : Bel animale e bella foto - ma che tipo di basto è questo? Hai delle altre foto dove si vede meglio? | |
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