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Forum inserito il : 24-04-2009 alle 23:28:00

educazione dell' asino

AutoreMessaggio
icaro
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Postato il : 21-04-2014 alle 00:11:24
educazione dell' asino



Quando prendiamo con noi un asino, anche solo per compagnia, è indispensabile impartirgli una buona educazione: insegnargli a stare legato, poterlo spostare da un posto ad un altro, dare i piedi, entrare nel trailer o comunque in uno spazio piccolo e chiuso...altrimenti quando ci sarà bisogno del maniscalco oppure del veterinario o nel caso avessimo urgente bisogno di spostare l' asino a piedi o su un rimorchio, se l' animale non è stato maneggiato e educato, ci troveremmo in guai seri.Mi sembra un argomento serio specialmente per chi comincia è la causa principale dello sconforto e dell'aiuto che chiedono,se non si capisce questo è meglio prendere un asino di pelusce.RIPETO ANCHE PER COMPAGNIA
foxtrot
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Postato il : 22-04-2014 alle 15:21:49

Istruttivo, che forte vedere Cris con tutti quegli asini alla longhina, più docili dei cani!


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icaro
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Postato il : 22-04-2014 alle 20:36:20

Forse interessa piu' il ritmo dell'asino che i problemi che devono affrontare chi vuol prendere gli asini con nessuna esperienza , ritrovarsi a situazioni difficili , credendo di avere asini difficile da gestire


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vale
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Postato il : 23-04-2014 alle 19:02:28

in effetti questa degli "asini difficili" sarebbe un argomento da approfondire.
io sono partita con un asino "difficile" (magari leggi semplicemente: puledro sdomo, intero, diffidente, innavicinabile e molto nevrile, capitato a una che non aveva mai visto un asino in vita sua) perchè mi sembrava difficilissimo gestirlo, sapendone meno di zero.
poi ho cominciato a "gestirlo" e siamo cresciuti insieme, con molti errori (miei) e molta pazienza (credo reciproca).
se ti capita un asino tra capo e collo mentre pensi a tutt'altro la "difficoltà" ci sta, ma se da inesperto te lo accolli pensando di lavorarci, non ci sta proprio per niente.
ad oggi sono felice che quel tipaccio "difficile" di giulio mi sia capiatato e di non averlo scambiato per un'asinella pacifica. probabilmente anche l'asinella pacifica sarebbe stata "difficile" per me...magari solo un pochino meno.
voglio dire, quelli difficili siamo noi, se non capiamo e comunichiamo con loro.
penso spesso che non sia tanto utile educare gli asini difficili, anche se può facilitare, quanto i conduttori, ma anche con i conduttori (proprietari) non è come resettare un pc, a volte un desiderio o un sogno è come guardare il mare dal faro e pensare di fare il giro del mondo, in un mare che ti spaventa. penso anche che si debba imparare a mani basse da chi ne sa più di noi, ma il grosso del lavoro non te lo alleggerisce nessuno.
(POST preso a pretesto - educazione - per parlare di molti post che ho letto ultimamente, molto cerebrali)


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icaro
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Postato il : 23-04-2014 alle 21:14:15

Sono perfettamente in sintonia con te.Gli errori gli abbiamo fatti tutti, l'essenziare è avere molta pazienza entrare in sintonia con l'asino ascoltare chi ha piu' esperienza. Fortunatamente oggi con siti a tema si puo' chiedere qualsiasi consiglio magari senza arrabbiarsi.Ai miei tempi parlo di tanti anni fa'non c'era nessuno che poteva darmi consigli, mi prendevano in giro Quando arrivo la prima asinella la trattai come un pony'ne avevamo due , sbagliando anche l'addestramento( i cavalli si domano gli asini si addestrano) specialmente l'alimentazione, fioccato frutta avena ecc.. e Margherita la prima asinella divento' obesa smise di andare in calore e comincio'il problema laminite.Mi ci volle un anno di dieta stando male io e lei, perchè dovevo dargli solamente fieno povero e paglia, pativa quasi la fame. Ritorno' in calore e ha avuto due bei puledri.Mi fa' molto piacere che alle prime difficolta' hai tenuto duro e ora sei felice col tuo Giulio , torna la mia teorica che sono gli asinari spesso e non gli asini il vero problema


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vale
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Postato il : 23-04-2014 alle 21:16:57


Citazione
Originalmente inviata da icaro


torna la mia teorica che sono gli asinari spesso e non gli asini il vero problema


concordo


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francescosid
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Postato il : 24-04-2014 alle 13:20:43

Verissimo diventare asinari, capire il linguaggio degli asini è la base essenziale.

Non basta ne la buona volontà ne l'amore per gli animali per me è un percorso affascinante che continua a presentare novità, ora le mie asine sono in calore e ripenso a tutte le volte che Icaro ci ha detto che i castroni sono più tranquilli, certo che basta rispettare i momenti ormonali non pensare di fare tutti i giorni le stesse cose e rimandare magari qualche girata o altro lavoro.
L'esperienza di Bruno che ha dovuto a malincuore ( molto a malincuore so per conoscenza diretta ) separarsi dall'asino che non riusciva a gestire è per me un punto fermo di questo discorso, riuscire a farlo capire a chi in buona fede pensa che la gestione di un asino sia immediata non è semplice, ci vuole la pazienza dell'asino.





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