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Trekking e non solo

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Forum inserito il : 18-01-2009 alle 00:53:33

Trekking - sentieri e pascoli

AutoreMessaggio
ceredan
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Postato il : 08-07-2009 alle 18:19:35
Trekking - sentieri e pascoli
Ciao,
ho intenzione quest'estate di fare un po' di passeggiate per cominciare ad allontanarmi da casa e fare sentieri nuovi che i miei asini non conoscono, vedere come si comportano in un percorso di più giorni, capire quali sono per me i problemi organizzativi.
Due sono i dubbi prevalenti:
- spostandomi in montagna su percorsi di più giorni posso pensare di trovare un pascolo dove fermarmi per le soste e per dormire potendo far mangiare gli animali o devo prima premunirmi di trovare un luogo di sosta e chiedere l'autorizzazione?
- esistono percorsi organizzati in Italia dove trovare alloggio e ricovero per gli animali? penso ad una sorta di turismo equino!
burro60
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Postato il : 08-07-2009 alle 20:02:24

Ciao, secondo me fermarsi qualche ora o anche una notte in una zona riparata con dell'erba e dell'acqua pulita non dovrebbe dare fastidio a nessuno. Comunque credo sia necessario, prima di partire, conoscere il territorio: essere certi di trovare anche un riparo in caso di maltempo e/o ospitalità in caso di necessità... l'ideale sarebbe pianificare al meglio soprattutto le prime uscite.
Poi dopo aver visto il comportamento degli asini e con maggiore esperienza magari ci si può anche avventurare in trekking più lunghi e su territori sconosciuti. In questo caso è sempre meglio portarsi dietro l'attrezzatura e del materiale necessario per gli imprevisti.
P.S. i tuoi asini cosa ne pensano? Sono pronti? Scalpitano all'idea di partire?
Non dimenticare le foto ....


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elcholo
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Postato il : 08-07-2009 alle 20:28:55

La seconda domanda è quella che mi sta + a cuore.
E' un mio pallino e credo tanto una utopia riuscire ad organizzare nel tempo una lista dislocata in Italia di coloro che ospitano asini e asinari.
Sarebbe un sogno che con la diffusione dell'asino , la gente parta con il proprio asino a percorrere sentieri stupendi segnalati per la nostra penisola
Il problema è sempre lo stesso , la conoscenza dei percorsi e delle strutture.
Raglio.com ha sempre avuto come obiettivo l'ampliamento della sezione trekking , bisogna assolutamente crescere sul come , dove e quando.
Sicuramente già esistono maneggi che accolgono cavalli e asini.
Credo che come dice burro60 la pianificazione sia fondamentale e immagino anche che con il buon senso si possa utilizzare del pascolo trovato per le vie dei trekking
Mora
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Postato il : 08-07-2009 alle 20:45:42

ciao ceredan
dipende un po dove vai - ma in molti cammini ci sono delle cose impreviste. Si non vuoi correrre il rischio di dovere che tornare in dietro, devi verificare i sentieri prima senza gli asini. Puo essere che un passaggio di pochi metri non è possibile con gli asini, anche si tutto il resto sarebbe possibile! E in questi casi è meglio sapere prima e scegliere un altro cammino.
Per sentieri di montagna 3 cose sono importanti:
1. non ci dovrebbero essere dei gradini troppo alti, si non vuoi correre il rischio che l'asino perde l'equilibrio e cade in dietro sul dorso e si fa male! Non dimenticare che per un asino con soma è piu difficile equilibrarsi.
2. il cammino puo essere stretto, ma sul lato della montagna ci deve essere abbastanza spazio, cosi che l'asino non tocca con la soma e perde l'equilibrio.
3. Devi fissare molto bene la soma, non si dovrebbe muovere in assoluto (in pianura questo non è tanto importante). E devi euilibrarla bene sui due lati - io non parto mai senza una piccola bilancia. E poi devi lavorare bene con i finimenti di davanti e di dietro: quando vai in su, lasci allentato il finimento di dietro, quando vai in giu, lo fissi bene, ni troppo alto, ni troppo basso - e soprattutto non devi essere troppo pigro per cambiarlo sempre, secondo il cammino.

Per passare la notte, come ho gia detto una volta, io faccio sempre un piccolo recinto. Secondo dove sono, chiedo permisso a un agricultore o pastore o no (si sono dei prati di fieno o si è vicino a un paese devi assolutamente chiedere, su un pascolo alpino non è tanto importante, ma si vedi il pastore è meglio si lo fai).

e poi devi sapere piu o meno qunto possono camminare i tuoi asini - si sono troppo stanchi, non camminano piu.

ciao, e buona fortuna!


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ceredan
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Postato il : 08-07-2009 alle 21:05:15

Ciao Mora,

grazie per i consigli, comunque comincerò da sentieri che conosco con escursioni di una giornata e asini scarichi, devo ancora imparare molte cose.
Mi piacerebbe fare un trekking con te è possibile aggregarsi qualche volta? fammi sapere che in agosto potrei liberare qualche giorno!


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Postato il : 08-07-2009 alle 22:20:15

Questa Mora ne sa una più del diavolo.Quando dici"....soprattutto non devi essere troppo pigro per cambiarlo sempre, secondo il cammino." mi sembra di capire che utilizzi una fascia soltanto e cambi la posizione,davanti o dietro , in relazione al terreno?In questo modo l'ASino rimane più libero sulla coppia di zampe non impegnate.Ideale l'uso della bilancia:ma anche equilibrando ad occhio con uno scarto del 10% non dovrebbero esserci problemi.E il trasporo della bilancia , ancorchè piccola(Un dinamometro a gancio presumo) consuma energia,secondo me.Comunque ottimi consigli.



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Postato il : 09-07-2009 alle 21:03:30

Quando alcuni anni or sono conobbi Montanari ci raccontò che durante il trekking dall'appennino verso il mare incontravano , nelle Alpi Apuane , un sentiero scavato nella roccia e in discesa.Tenuto conto che la parete a monte era dritta c'era il serio pericolo che gli Asini precipitassero di sotto se il basto avesse colpito la roccia.Allora scaricavano i basti , li toglievano dalla groppa degli Asini e li mandavano in fondo al sentiero da soli.Poi trasportavano oltre il carico ,i basti e in zona sicura rimontavano il tutto .Questo per dire che se vi doveste trovare a mala parata potete fare la stessa cosa per superare l'eventuale ostacolo.


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Mora
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Postato il : 09-07-2009 alle 21:37:15

x natur
se guardi bene le mie foto, vedi che i finimenti di davanti e di dietro non sono gli stessi. Ma secondo se si va su o giu, si lascia poco stretto o l'uno o l'altro.


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ragliaconnoi
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Postato il : 09-07-2009 alle 21:56:27

Esatto Natur,e i basti devono poter essere tolti senza scaricarli,per risparmiare tempo e lavoro.
Tre persone,due alzano il basto e una fa proseguire l'asino.


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Postato il : 10-07-2009 alle 06:47:23

X Mora.
Volevo dire se ,a tuo parere ,è possibile utilizzare una fascia(una cinghia) soltanto e spostarla (la stessa)davanti o dietro in relazione all'andamento del terreno in modo da rendere l'animale più "libero" nei movimenti?Se si va in salita il sottocoda non dovrebbe servire così come non dovrebbe servire il pettorale e in discesa.


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Mora
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Postato il : 10-07-2009 alle 09:11:21

x natur
no, le cinghie di davanti e di dietro non possono essere le stesse: quelle di davanti sono molto piu corte, quelle di dietro piu lunghe. E poi anche la maniera di fissarele è diversa.


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Bigio
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Postato il : 17-07-2009 alle 16:04:43


Citazione
Originalmente inviata da elcholo
La seconda domanda è quella che mi sta + a cuore.
E' un mio pallino e credo tanto una utopia riuscire ad organizzare nel tempo una lista dislocata in Italia di coloro che ospitano asini e asinari.
Sarebbe un sogno che con la diffusione dell'asino , la gente parta con il proprio asino a percorrere sentieri stupendi segnalati per la nostra penisola
Il problema è sempre lo stesso , la conoscenza dei percorsi e delle strutture.
Raglio.com ha sempre avuto come obiettivo l'ampliamento della sezione trekking , bisogna assolutamente crescere sul come , dove e quando.
Sicuramente già esistono maneggi che accolgono cavalli e asini.
Credo che come dice burro60 la pianificazione sia fondamentale e immagino anche che con il buon senso si possa utilizzare del pascolo trovato per le vie dei trekking



Avendo tempo e possibilità, credo che il trekking sia una delle più belle esperienze da vivere con l'asino. Purtroppo, anche tralasciando la premessa, non è cosa semplice da mettere in pratica.
Gli spazi in cui muoversi sono estremamente risicati; di mulattiere o sentieri ce ne sono pochi; ovunque parchi nazionali, regionali, provinciali, comunali etc, dove ci si può muovere solo a determinate condizioni, nella più stretta osservanza delle disposizioni che vanno a disciplinare le attività consentite. Disposizioni a volte estremamente restrittive; manca solo che per respirare un po' d'aria buona in un Parco bisogna portarsi la bombola d'ossigeno da casa....
A ciò aggiungerei anche una problematica legata al territorio, che specialmente in alcuni contesti si presenta scarsamente fruibile a causa della frammentazione in piccoli fondi recintati che quando anche non sono destinati alla coltura o al pascolo degli animali, risultano comunque inaccessibili.
Aggiungo anche i limiti imposti dalla coltura intensiva nonchè dalla cementificazione che, a poco a poco, rivendicando sempre più spazi al 'progresso', guadagna metri su metri a scapito dell'integrità del paesaggio. Se da un lato il concetto di tutela dell'ambiente (che è cosa buona e giusta, ma nella giusta misura) è talvolta estremizzato, dall'altra lo sfruttamento del territorio procede a ritmo costante. Forse in Italia il trekking (che sia a piedi, con l'asino, a cavallo o in bicicletta poco cambia) viene poco praticato perchè è poco praticabile. All'estero, specialmente nel nord Europa, esistono molte più opportunità. Questione di mentalità, e ognuno si ritrova quella che ha...
Comunque, tornando all'intervento di elcholo, credo che trovare ospitalità durante i trekking presso i maneggi, non sia difficile. E' che i maneggi spesso e volentieri si trovano fuori dalle 'rotte' che meglio esprimono una vocazione al trekking.
L'idea di creare una sorta di banca dati dove inserire, a beneficio di tutti, gli itinerari con i sentieri percorribili per fare trekking con gli asini, a me piace....



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elcholo
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Postato il : 17-07-2009 alle 17:15:39

Citazione da un testo degli Offlaga disco pax canzone Fermo!

Sottolinea il discorso di Bigio

"che da molto tempo viene controllata con rigore scientifico applicando un metodo di repressione altrimenti chiamato tutela."

Poveri noi!

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Postato il : 18-07-2009 alle 08:07:33

Non credo ,ripeto non credo ,esistano sentieri vietati all'utilizzo di animali(chi ha i cani come farebbe?).In Italia ci sono migliaia di queste vie naturali;spesso mantenute da volontari.
E' invece quasi impossibile trovare, lungo questi ,strutture ricettive per i nostri compagni.Ma dove sta il problema?
Invece la peggior situazione è quella che ti costringe a fare sempre gli stessi itinerari;se parti dalla base lì ritorni e le alternative sono veramente poche.Se vuoi andare oltre ci vuole il trailer , e l'amico che riporti il tutto a casa.Lo stesso amico che ti venga a recuperare quando arrivi a destinazione.


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Bigio
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Postato il : 19-07-2009 alle 01:16:30

Neanche io "credo" natur...mi manca il 'dono'...
Tuttavia ho il cane, o meglio, ne ho due.
Per quanto mi riguarda, il 'problema' relativo alle "strutture ricettive" è assolutamente secondario. In assenza di sentieri da percorrere, le "strutture ricettive" costituiscono il superfluo...
Per sentiero intendo una via di comunicazione, un percorso ad ampio respiro, non il giro dell'isolato, ovviamente...
Vedrei più di buon occhio la possibilità di camminare liberamente col mio asino e sostare responsabilmente ovunque, piuttosto che vedermi costretto ad essere ospite a comando all'interno di strutture ricettive. Una tenda per dormire, un fornelletto a gas per cucinare, il resto secondo natura...


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Mora
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Postato il : 19-07-2009 alle 10:11:17

nelle alpi esistono dei sentieri segnalati per camminanti - la difficoltà è piuttosto sapere si sono adatti per asini o no (quello che ho detto in un altro argumento) - in alta montagna ci sono molti sentieri che non sono adatti per asini o cavalli. E poi c'è un altro problema - i sentieri adatti sono anche frequentati dei ciclisti, che molto spesso si comportano senza nessun riguardo, e questo puo essere pericoloso si vieni con gli asini e quelli si spaventano. Una volta ho avuto un incidente perche un ciclista non voleva frenare e collidò con la mia asina!


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rasti
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Postato il : 19-07-2009 alle 11:59:56

Scusa Mora se mi intrometto in un argomento complicato x me,
ma una volta ho sentito Montanari che parlava esattamente come te anche qua sull'appennino bisogna conosciere i sentieri ed avere esperienza sulle zone.


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platero
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Postato il : 19-07-2009 alle 20:51:06

settimane fa ho letto sul giornale locale che un sentiero era stato ripulito e sistemato dai volontari del CAI e che consentiva una passeggiata facile e interessante per la vista panoramica. Oggi sono partita, con Pepito. Bene: il sentiero è bel segnalato dal segnavia dipinto con vernice brillante. Ma la mulattiera, forse a causa delle recenti, violente piogge, è tutta dissestata, con pietre smosse e scalini molto alti, sassi e tronchi da scavalcare in salita. Siamo comunque passati, anche se con preoccupazione pensando alla difficoltà per il ritorno ripido e scivoloso. Più oltre la vegetazione era talmente rigogliosa da impedire di procedere: felci taglienti, rovi, arbusti. La vista panoramica? solo fronde fitte! Ciò per dire che anche un sentiero ben segnalato (e pubblicizzato) può riservare sorprese e celare insidie.


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rasti
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Postato il : 19-07-2009 alle 23:45:29

Gia' la cosa non e cosi' semplice.
Una volta abbiamo cercato di rimettere a posto un sentiero lo abbiamo risegnato e ripulito sotto lo sguardo di un abile guida...e di alcuni asinelli....
E dopo una settimana di pioggia tutto crollato,ponti in legno,i rovi cresciuti ecc ecc....

Motivo in piu' per dire che la montagna e magica ma bisogna conoscierla veramente bene e non solo. In modo particolare quando hai al seguito i tuoi asini(anche se loro forse se la cavano)e comitive spesso con bambini.




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ragliaconnoi
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Postato il : 22-07-2009 alle 22:26:24

Credo di sapere dov'è quel sentiero e scommetto che la guida andava a lambrusco anche da fermo.


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rasti
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Postato il : 22-07-2009 alle 23:05:44

Raglia.....bravo bravissimo!;-)


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donnacinzia
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Postato il : 23-08-2009 alle 12:02:36


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Originalmente inviata da elcholo
La seconda domanda è quella che mi sta + a cuore.
E' un mio pallino e credo tanto una utopia riuscire ad organizzare nel tempo una lista dislocata in Italia di coloro che ospitano asini e asinari.
Sarebbe un sogno che con la diffusione dell'asino , la gente parta con il proprio asino a percorrere sentieri stupendi segnalati per la nostra penisola
Il problema è sempre lo stesso , la conoscenza dei percorsi e delle strutture.
Raglio.com ha sempre avuto come obiettivo l'ampliamento della sezione trekking , bisogna assolutamente crescere sul come , dove e quando.
Sicuramente già esistono maneggi che accolgono cavalli e asini.
Credo che come dice burro60 la pianificazione sia fondamentale e immagino anche che con il buon senso si possa utilizzare del pascolo trovato per le vie dei trekking



Ricordati che se vuoi puoi inserire la mia "casa", sicuramente come posto di sosta per asini ed asinari (speriamo che prima che io sia troppo vecchia arrivi un asinaro giusto!!!); il mio territorio è veramente pieno di passeggiate per noi ed i nostri amici, ma purtroppo è un pò fuori mano dai soliti luoghi turistici.
Cinzia


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cacaone
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Postato il : 23-08-2009 alle 13:24:28
x donna cinzia
da uomo cacaone.(anche se stagionato)
platero mi ha parlato di te.
io ci sto.
mi va bene il posto per asini e asinari.
io dormo nel fienile se piove, altrimenti all'aperto.
ciao.


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elcholo
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Postato il : 23-08-2009 alle 19:10:33

ok!
milk
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Postato il : 24-08-2009 alle 09:36:50
x natur
L'assino ha bisogno soltanto del dorsale-sottocoda ,e non del pettorale.se noti le forme dell' asino,vedrai che a differenza di quelle dei cavalli a qui tu stai pensando .vedrai che davanti e' piu basso e stretto che dietro, alloora sia in piano che in discesa la sella o il basto tenderebbe ad avanzare cosa che non fara' con il sottocada. in salita non ce' problema e' la stessa forma dell' animale che la fa diventara inutile. spero di essere stato chiaro.


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Nick cancellato


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Postato il : 24-08-2009 alle 09:57:50

Non ho capito bene .Secondo me la cosa più indicata è il sottocoda a fascia , non ad anello perchè lavora su una zona troppo piccola e quindi facilmente danneggiabile;ma posizionata molto alta quasi a chiudere la via di evacuazione.Ma la stessa , se dotata di grande regolazione(tanti fori) ,credo possa essere messa sia davanti che dietro in relazione al percorso.Devo fare delle prove pratiche.
"...in salita non ce' problema e' la stessa forma dell' animale che la fa diventara inutile." Mora mette sia davanti che dietro.


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Postato il : 24-08-2009 alle 13:39:52

--Devo fare delle prove pratiche.--
Sì credo che sia la miglior cosa anche se a volte
"la gente che sbaglia ,in buona fede , pensa di fare ritenendo di far bene e procurando invece danno."
Io mi fido di Mora che di prove ne fà tutti i giorni e mi fido degli Alpini e delle foto che vedo dei loro Muli bardati a basto.
Sottocoda,braga,pettorale e un solo sottopancia adeguato.
Non condivido la teoria di Milk,senza pettorale il peso,in salita,graverebbe sui reni.Non è il corpo che deve trattenere il peso in salita o discesa.


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Mora
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Postato il : 24-08-2009 alle 19:33:37

pettorale si o no:
come quasi tutto, dipende - si la salita è molto ripida, lo cosidero come necessario. Si non è ripida o solo una salita molto breve, no. E poi dipende anche del peso - piu peso, piu necessario il pettorale.Quindi nelle alpi è quasi sempre necessario.

sottocoda o altri finimenti di dietro:
anche questo dipende: il sottocoda puo andare bene si non c'è molto peso o per discese leggere (per esempio per una sella - in discesa non si cavalca, c'è solo il peso della sella). Per un basto con un sottocoda ci sarebbe troppo peso su un solo punto sotto la coda - quindi è necessario lavorare con gli altri finimenti di dietro per distribuire meglio il peso.
anch'io mi fido degli alpini che hanno avuto piu esperienze di noi tutti, ed in situazioni estremi - ma anche dei vecchi mulattieri nelle alpi!



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Graziano
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Postato il : 06-09-2009 alle 10:38:11
Prime uscite...
Ciao a tutti, ho iniziato in questi giorni a fare le prime uscite con il mio Asinello Adone (ormai ha 3 anni ed è con noi da circa 1 anno) Avevo iniziato già qualche mese fa a portarlo per strada, ma avevo più paura io e la trasmettevo sicuramente a lui che diventava quindi ingestibile. Abbiamo avuto modo di affiatarci sempre più e adesso, come per magia abbiamo già fatto uscite di 30-40 minuti. Ovviamente con alcuni accorgimenti... uscita la domenica mattina di buon ora, poco traffico, pochi curiosi; così che tranquillo io, lui mi segue. In modo graduale, abbiamo affrontato il primo ostacolo (un tombino), il secondo (un motorino molto rumoroso), il terzo (guard rail) e così via fino a raggiungere il sentiero.
Rientro proprio adesso e l'uscita di oggi, molto positiva, è stata rovinata da un bell'abete caduto che ha bloccato il sentiero (imprevisti sempre presenti). Fino ad oggi una bella esperienza dove impariamo entrambi. Il sogno è quello di prepararci per un vero trek di più giorni. Io sono infatti un grande appassionato di trekking (la mia ultima fatica è stata tutta la Toscana a piedi... 400 km in 17 tappe)

www.gea2009.altervista.org

purtroppo senza asino, ma ho calcato veramente delle belle ippovie, e non vi nego la mia voglia di ripercorrere con Adone lo stesso tragitto.


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Mora
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Postato il : 06-09-2009 alle 18:50:31

complimenti e avanti così! Lo meglio che puoi fare sono delle passegiate sempre un po piu lunghe. E poi compri un basto e continui con il basto, prima senza peso. Quanti anni ha il tuo asino?


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Graziano
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Postato il : 06-09-2009 alle 21:38:06
Basto
Adone ha 3 anni, ed in effetti ho già provato il basto! Ne ho costruito uno su misura per lui, in abete, ovviamente non utilizzabile da carico, ma solo per abituarlo ad avere qualcosa di estraneo sulla schiena. All'inizio è stato un pò titubante ma poi l'ha tenuto senza problemi, anche per più di 2 ore, mentre pascolava. Poi è passato sotto un ulivo ed è rimasto agganciato ad un ramo... ed il basto ne è uscito un pò malconcio!

Adesso ne sto costruendo uno "serio", in struttura di ferro e legno, appena è pronto vi faccio sapere.


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ceredan
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Postato il : 07-09-2009 alle 18:38:51

Bravo facci sapere che è così difficile trovare dei basti adatti!


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