ROMA, 20 SETTEMBRE (Apcom) - In Italia esistono sette razze di asini autoctone protette, alle quali lo scorso anno le poste italiane dedicarono addirittura un francobollo commemorativo. Ma pochi sanno che in Italia, paese civile, durante le sagre di paese, molte feste di partito e anche in molte feste degli oratori e rupestri od alpine, si cucina ancora lo stufato d'asino. Dai dati raccolti negli ultimi due anni dall'Associazione italiana difesa animali ed ambiente ogni anno si mangiano complessivamente circa 18.500 capi di asino ed asina, pari al doppio della popolazione totale dei ciuchini viventi nell'intero stivale ed appartenenti alle razze protette.
Da dove provengono questi asini trasformati in stufati? - chiede l'Aidaa - In prevalenza si tratta di carne proveniente dai paesi dell'est Europa ed in particolare dalla Romania da dove vengono importati quarti di asino già surgelati e molto spesso senza che venga fatto un serio preventivo controllo sulle qualità delle carni che noi mangiamo poi alle tavolate delle feste popolari.
"Ogni anno in Italia si mangiano 2,6 milioni di chili di carne di asino tra stufati, insaccati e bistecche, ammazzando a questo scopo oltre 18.500 asini. Si tratta prevalentemente di carne di importazione la cui qualità è assolutamente scarsa e non controllata - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa - se teniamo poi conto del fatto che solo il 10% di questa carne viene acquistata in macelleria mentre il resto viene importato sotto forma di prodotto surgelato e finisce direttamente nelle tavole ci rendiamo conto di quanta poca certezza vi sia sulla filiera e sulla qualità di questa carne e sulla qualità di vita degli asinelli uccisi. Noi italiani possiamo dirci un popolo di cannibali pentiti che prima mangiano asini e poi fanno le campagne per tutelare questi splendidi animali".
Fonte : http://www.parmaok.it |
Data inserimento : 20-09-2008 20:55:16 | Nick : ragliaconnoi | Testo : | "Noi italiani possiamo dirci un popolo di cannibali pentiti che prima mangiano asini e poi fanno le campagne per tutelare questi splendidi animali".
L'unico che ha fatto una campagna per abolire lo sconto dell'iva sulla carne di asino e mulo importata è stato lui e la sua associazione.
Forse senza pensare che tale sconto avrebbe scoraggiato l'importazione di animali vivi,costretti a lunghissimi viaggi in condizioni pietose senza acqua ne cibo ne controlli sanitari.
La tutela di una qualsivoglia razza o specie animale non esclude la macellazione e finchè la legge consente di macellare equini ad uso alimentare ci sarà chi mangerà carne di asino.
Quando la legge vieterà il consumo,sarà messa nelle scatolette per i gatti,come fanno gli inglesi.
Signor Croce che forse mi leggi,perchè non uniamo le forze e facciamo una bella proposta per inserire l'asino (a questo punto anche il cavallo)nella lista degli animali protetti?
Iniziate voi di aidaa che siete numerosissimi,a fare una raccolta di firme,tutti gli allevatori da affezione vi seguirebbero senza esitazione.
| Data inserimento : 20-09-2008 21:20:21 | Nick : ragliaconnoi | Testo : | Dimenticavo,la stessa legge dovrebbe poi impedirne l'importazione e la riproduzione non autorizzata,altrimenti sarebbe come fare un impacco ad una gamba di legno,si favorirebbero la macellazione clandestina e il conseguente mercato nero.Ma se vietandone la riproduzione non autorizzata si tornasse indietro e si riaffacciasse il "rischio estinzione"?
Insomma un bel caos!!
I cani non si mangiano e li abbiam chiusi nei canili.Se non si mangiassero più asini,dovremmo fare degli asinili. |
|