Si è concluso oggi con la consegna di trenta attestati il “Corso di Formazione in Tecniche di allevamento e Mungitura di Asine”, organizzato dall’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Unità Operativa di Aragona in collaborazione con il Consorzio Nazionale Allevamento Asini e l’Azienda Fanara.
Il bando nazionale inizialmente rivolto a 20 soggetti ha dovuto tener conto della gran richiesta di iscrizioni e allargare il numero dei corsisti che durante la scorsa settimana hanno raggiunto da ogni regione d’Italia contrada Carbonia dove ha sede l’allevamento Pilota per la Sicilia di Asini ragusani. Il corso attraverso la consulenza di specialisti e terapisti ha fornito agli allevatori tecniche e metodi necessari per l’allevamento, la cura la mungitura e il benessere di quest’esemplare oltre ai protocolli da rispettare affinché il prodotto risulti qualitativamente ricco e igienicamente sicuro.
Il latte d’asina – ci spiega Eugenio Milonis, psicologo e allevatore-ha una composizione chimica quasi identica a quella del latte umano e pertanto può essere indicato come un “Farma Food” nei casi di intolleranza alimentare dei neonati proprio perché sprovvisto di caseine, cause principali delle allergie.
Inoltre – continua Milonis- è considerato come un ottimo alimento terapico nei casi di carenze di calcio e osteoporosi.
Ma le asine che in natura producono circa due litri di latte al giorno per sei mesi l’anno, non riescono certamente a soddisfare la crescente richiesta di quest’alimento dalle proprietà insostituibili.
Da qui l’idea di valorizzare e salvaguardare una delle razze più pregiate, ma allo stesso tempo più numerose e per questo più facilmente riproducibili della nostra isola, naturalmente vocata all’allevamento e al pascolo.
Il progetto partito nel 2005 da una felice intuizione del dott. Pasquale Patti, Dirigente dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e del dott. Eugenio Milonis pone oggi la nostra isola come pilota nell’allevamento degli asini e consentirà a poco a poco partendo dalle regioni più meridionali al mite asino ragusano di essere introdotto in altri pascoli. L’esperienza maturata in questi anni ha garantito, così, non solo la salvaguardia della specie , ma di potenziare la produzione di un prodotto il cui mercato risulta in espansione e che necessita, dunque, di garanzie normative e di protocolli di tutela a cui le Istituzioni stanno lavorando.
La Sicilia considerata, a ragion veduta, serbatoio del latte d’asina si appoggia nel suo percorso al Consorzio Nazionale di Allevatori di Asini, all’Istituto Sperimentale di zootecnica di Sicilia e l’ARAS che hanno stipulato un accordo per il prelievo e l’immissione sul mercato del prodotto.
L’asino ragusano, ancora una volta, si dimostra prezioso per l’economia del territorio- dice Tedesco Sindaco di Aragona- creando un nuovo mercato e posti di lavoro, perfettamente compatibili col nostro ecosistema e con la voglia di chi vuole investire su progetti fattibili e dal ritorno economico positivo che il nostro comune è pronto ad agevolare attraverso ogni forma di collaborazione a partire da servizi come la viabilità e la promozione.
Ma la missione dell’asino non si ferma con la produzione del latte,ma continua con l’ONOTERAPIA o attività mediata con l’asino e capta un bacino d’utenza veramente vasto capace di abbracciare le esigenze di recupero di soggetti ospiti in centri sociali, di anziani, di comunità di recupero, di tossicodipendenza, di carceri, di centri per i disturbi del comportamento alimentare e psichiatrici.
Il lavoro con l’asino – secondo Milonis- funge da facilitatore per le terapie vere e proprie, rimettendo il soggetto in contatto con la corporeità attraverso la cura, la pulizia e il movimento di un animale docile, disponibile e privo di tensione.
E alla luce dei successi riscossi in campo terapeutico da questa riscoperta tecnica ad Aragona parte questa settimana il Corso di secondo livello d’ONOTERAPIA e
Gli operatori che hanno per oltre un anno sperimentato gli effetti della Pet Therapy con l’asino, tornano a frequentare il corso per affinare le proprie conoscenze e acquisire nuove competenze.
Fonte : http://www.agrigentoweb.it |