Scritto da Francesca Ramoni
Quasi 14 mila asini e appena 500 persone: questi gli abitanti di una parte del Brasile dal nome impronunciabile che è anche uno degli ultimi posti immacolati dove poter ammirare un mare e un panorama primordiali fatti di dune intervallate da lagune. Jericoacoara significa “coccodrillo disteso al sole”, si trova a nord est del Brasile e si raggiunge partendo in aereo da Milano fino alla città di Fortaleza, capitale dello stato del Cearà con più di 2 milioni di abitanti (ci vogliono più o meno 9 ore). Da qui si prende una strada statale che in tre ore copre 300 chilometri e ci porta vicino al paradiso; un’ultima mezzora di “strada” di sabbia e finalmente si arriva a destinazione.
Vietato improvvisare, perchè gli ultimi 20 chilometri sono sulle dune: o si viaggia sugli autobus di linea o in Land Rover o in dune buggy, piccole automobili fatte apposta per la sabbia; le vetture normali resterebbero impantanate e poi vedere le buggy caricate su delle chiatte quando si devono attraversare dei corsi d’acqua è uno spettacolo simpaticissimo. L’ultimo tratto di strada è una meraviglia con a destra l’Oceano Atlantico e a sinistra il candido deserto. Dopo aver attraversato il cartello di benvenuto nel Parco nazionale (da qui in poi è vietato dalla legge alterare il paesaggio), si possono ammirare la vegetazione verdissima e rigogliosa e le buffe ‘piante della pigrizia’, chiamate così poiché hanno rami che scendono verso il basso e penetrano nel terreno diventando radici, anziché crescere verso l’alto. Un’altra particolarità è costituita dai 2 cimiteri che si trovano all’ingresso, uno rivolto versoi il paese e l’altro verso l’oceano, a seconda che si decida di passare l’eternità con amici e parenti o con il mare. Il paese è in preda ai cambiamenti ed è perciò invaso dalle ruspe che abbattono le vecchie baracche per costruire nuove abitazioni, a differenza del parco che l’amministrazione federale intende mantenere immutato. Per il momento le strade sono ancora di sabbia, proprio come vent’anni fa, quando ci vivevano solo poche decine di pescatori in capanne e prima che francesi, argentini, americani ed europei scoprissero questo posto. Da allora i prezzi sono aumentati notevolmente, sia per quanto riguarda i terreni e le case che per i souvenir e gli oggetti di uso quotidiano. Solo pochi anni fa il paese è stato raggiunto dall’elettricità, da Internet e dalle antenne satellitari. Questo è uno dei posti più sicuri del Brasile, dove la notte l’unico rischio è rimanere incantati dalla capoeira: ballo tipico della zona a metà tra danza e arti marziali, viene coreografato e messo in scena sulla spiaggia, dove il maestro insegna i passi a chiunque voglia imparare. Se si preferiscono gli sport, qui si possono praticare il kite surf, il sandboard sulle dune sabbiose (simile al surf) e l’aerobunda (simile al bungee jumping).
A nord di Jericoacoara si trova la duna simbolo del paese, la Por do Sol, da dove è possibile ammirare il tramonto. Purtroppo la duna si sta rimpicciolendo, dai 50 metri di altezza originari è ora scesa a 25, per cui se non volete perdervi lo spettacolo, vi conviene affrettarvi. A sud c’è la suggestiva Pedra Furada, emersa dalle acque dell’oceano nel 1984: si tratta di una roccia fatta ad arco attraverso la quale si ammira il sole che si getta nel mare al tramonto.
Nel paese si avverte un senso religioso molto forte, forse dovuto al fatto che, quando erano tutti pescatori, non era raro che qualcuno perdesse la vita in mare. Nelle chiese sono presenti diverse statue rappresentanti santi differenti, così che il fedele può scegliere quale baciare e pregare.
Tra gli
abitanti ci sono molti italiani che, stufi degli stili di vita occidentali, si sono rifugiati qui per cambiare vita: in tanti hanno aperto delle pousadas, locande economiche dove soggiornare. Attenzione: non tutte sono confortevoli, per cui è meglio verificare in anticipo, soprattutto per quanto riguarda l’aria condizionata.
Sempre di un italiano è il Mosquito Blue, resort dotato di tutti i comfort: cucina buonissima, anche italiana, specialmente nel mese di agosto quando gli italiani in visita sono tantissimi; camere con vista mozzafiato sul parco; vasca per l’idromassaggio; 2 piscine e una palestra.
Fonte : http://www.iniziativa.info
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