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Domande generiche su come gestire un asino, consigli e informazioni
Forum inserito il : 23-06-2006 alle 15:11:15

legare con fune, od altro, ad un picchetto

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platero
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Postato il : 04-05-2009 alle 22:58:03
legare con fune, od altro, ad un picchetto
prendo spunto da quanto scritto da Pantagruele nel BLOG 1° Maggio di Luposolo, ove dice che gli capita di legare la sua asina ad un picchetto tramite una fune. Vorrei sapere: è meglio usare una fune-corda-cima, o una catena (normale, a maglie di ferro) inserita in una tubo di gomma (normale, x bagnare il giardino)? Chiedo questo perchè anno fa ho fatto un trekking in montagna e il signore (leggasi nickname Tito) che mi ha affittato l'indimenticabile asina Toscane (vedasi foto, ben 4 anche del calendario 2008 !!!) mi ha fornito tale catena nella gomma con relativo picchetto, per legarla di notte. Ma...non mi ricordo più quale fosse il vantaggio da lui rilevato nell'utilizzare la catena (pesante da trasportare) inserita nel tubo. Forse che non si arrotolae non si annoda?
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Postato il : 05-05-2009 alle 06:32:15

La catena (ultimi tre metri) ,dato il materiale, rimane sempre bassa ed evita che l'Asino si inciampi o peggio vi rimanga attorcigliato/strozzato situazione più pericolosa dove si evidenzia l'importanza del moschettone di sicurezzza che ,anche in forte tensione , si può sganciare facilmente.
L'inserimento della corda in una manichetta dovrebbe evitare la situazione di cui sopra.La catena dentro la manichetta ancor di più.


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ceredan
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Postato il : 05-05-2009 alle 18:45:32

Avevo letto da qualche parte che il modo migliore per legare gli asini è tirare una fune tra due alberi e usare un moschettone per assicurare la lunghina alla fune, non sono però mai riuscito a capire bene come fare c'è qualcuno che ha esperienza. Mi è capitato di fare un trekking fermandomi per la notte e ho avuto difficoltà a capire come legarli anche perché tendono a spostarsi per cercare da mangiare.


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Mora
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Postato il : 05-05-2009 alle 21:29:31

Quello che dice ceredan lo fanno anche gli alpini da noi. Io non li lego mai di notte, ho troppo paura che si potrebbero fare male inviluppandosi (in un trekking faccio sempre un recinto per la notte, con pali di plastico e un filo elettrificato). Quando mi fermo per esempio davanti a un ristorante, li lego molto corto, cosi che non possono arrivare a la corda con la zampa, è piu sicuro cosi.


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platero
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Postato il : 05-05-2009 alle 22:25:32

ecco, adesso mi ricordo, grazie Natur. Era esattamente quello che indichi tu, il motivo per cui il proprietario di Toscane mi aveva fornito catena e tubo. Il peso, che la fa stare per terra. Importante infiggere bene il paletto, raso terra ( per non inciamparvi voi, quando andate di notte a vedere cos'è che si muove vicino alla tenda...)
Riguardo all'altro metodo,: 1) devi avere due alberi o pali, per fissare la corda tesa ( e non sempre li hai a disposizione) 2) sarebbe meglio che l'asino fosse solo, perchè se ci sono vari asini e le loro corde sono lunghe... groviglio!


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Postato il : 06-05-2009 alle 06:43:11

Non ho esperienza diretta.Ma direi che l'ideale sarebbe legare alto.O ad un albero o ad una corda tesa tra due punti ma sempre posta sopra le teste degl animali.Poi una lunghina che permetta una certa deambulazione ma che non finisca mai tra le gambe!?


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Mora
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Postato il : 06-05-2009 alle 08:28:36

concordo con natur - legare alto e corto è piu sicuro. Ma per la notte non puoi farlo cosi, perche soprattutto dopo un giorno di trekking l'asino è stanco e deve sdraiarsi di notte ... allora per questo penso che è piu sicuro fare un recinto. In altri paesi lo fanno con "hobbles", con i hobbles lezampe posteriori sono legati insieme con una catena molto corta (15-20cm), cosi possono fare solo dei piccoli passi e non possono andare via molto lontano. Ma ci sono molte discussioni anche sui hobbles si sono bene o no.

E poi c'è anche una differenza si vai con un asino solo o con un gruppo di asini. Un asino solo molto probabilmente va rimanere vicino a te anche di notte in un posto sconosciuto in montagna, perche non vuole essere solo. Con un gruppo di asini questo cambia - il gruppo è piu importante che la tua compania, ed è possibile che se ne vanno. Un esempio: un ragazzo che conosco che fa dei trekking con muli, al principio quando ancora non aveva molto esperienza, la sera dopo una giornata dura di marcia ha lasciato libero i suoi muli ... e sono ritornati a casa (8 ore di marcia)!


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Postato il : 06-05-2009 alle 08:38:21

Infatti io dicevo giusta lunghezza per potersi sdraiare .Senza ombran di dubbio il recinto è la cosa più sicura.Ma,prima hai parlato di recinto elettrico, comporta il trasporto dello stesso , del generatore d'impulsi e della batteria.Ci vuole un asino solo per quello!?


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Mora
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Postato il : 06-05-2009 alle 08:46:35

per i trekking ho dei pali di plastico, filo e un piccolo apparecchioo con pile (quelle per lampadine). Tutto insieme sono pochi chili - lo metto sopra sul basto, e c' è molto posto per portare di piu. Su una delle mie foto, dove si vedono 3 asini in fila con soma, vedi uno cargato con i pali ed il materiale per il recinto.


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Postato il : 06-05-2009 alle 08:53:33

Il mio recinto è collegato alla rete.In giornate piovose se malauguratamente tocco un filo prendo una sberla che non ti dico.Da non credere.Non sono un esperto in elettricità ma non credo che le batterie da lampadine possano avere l'effetto desiderato!?


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msigis
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Postato il : 06-05-2009 alle 09:01:14

secondo me e se posso tirare le somme, come dice Mora, se hai la possibilità di fare un recinto , è la soluzione migliore , altrimenti il picchetto a testa girevole, con catena intubata in un sito pianeggiante privo di asperità e vegetazione è un alternativa valida difficimente applicabile ad un gruppo


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saverin81
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Postato il : 03-08-2017 alle 12:38:05

Vorrei riaprire questa discussione.

Mi accingo infatti a programmare il mio primo trekking someggiato. Niente di particolarmente impegnativo. Ma qualcosa in più delle passeggiate pomeridiane fra i campi della bassa. Per questo prima uscita strutturata non credo sarà necessario fermarsi per la notte. Ma ugualmente vorrei approfondire e/o rispolverare il discorso relativo al come gestire l'asino una volta raggiunta una meta o fissata una sosta.

Con cosa legarlo?
Lunghezza della corda?
Altezza del nodo?
Predisposizioni particolari in caso ci sia da legare più di un asino?
Differenze tra una sosta diurna di qualche ora e invece una sosta notturna?


Meglio creare un recinto?
Altezza paletti utilizzati? Io a casa uso i paletti di 150 cm ma magari per qualcosa di provvisorio potrebbero andare bene anche quelli più bassi.
Un giro di filo/banda elettrificata o due?
Batteria portatile? 9 Volt? 12 Volt? 7,5 Volt? Amperaggio? 55 Ah, 90 Ah, 130 Ah?
Come chiudere il recinto? Mettere due paletti di legno e le classiche molle? Fare entrare gli asini e chiudere legando "alla buona" i fili?
Tempo impiegato per la creazione e smontaggio di un recinto mobile? Mi sembra possa essere una cosa piuttosto impegnativa (già solamente lo srotolare e poi riarrotolare il filo ...)
Bisogna portarsi dei paletti per messa a terra?
Dove e come caricare tutta questa roba?

Se vi viene in mente qualche altra domanda aggiungete pure ... =D
Spero soprattutto che possiare fornire tante risposte.
Grazie come sempre!
W gli asinari


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